Volodymyr Zelensky ha dichiarato venerdì che punta alla fine della guerra nel 2025, alla fine di un tour durato diversi giorni in Europa e che ha preso fine ieri a Berlino, dove ha ottenuto la promessa che gli aiuti tedeschi non si indeboliranno in un momento in cui Kiev sta subendo l'iniziativa russa sul fronte orientale. Scholz ha annunciato un aiuto a breve termine di 170 milioni di euro per aiutare a riparare le infrastrutture danneggiate.
Dopo le prime fasi a Londra e Parigi, dove ha negato ogni discussione in corso su un cessate il fuoco, Volodymyr Zelensky ha parlato giovedì con il capo del governo italiano Giorgia Meloni, con quest'ultima che ha annunciato che l’Italia ospiterà la prossima conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina il 10 e 11 luglio 2025.
In precedenza, Zelensky era stato ricevuto a Parigi dal suo omologo francese Emmanuel Macron che gli ha assicurato che gli aiuti della Francia – che ha confermato questa settimana la consegna di aerei da combattimento Mirage 2000-5 nella prima metà del 2025 – continueranno “secondo gli impegni presi”. Venerdì Zelensky ha incontrato in Vaticano anche Papa Francesco, al quale ha chiesto il sostegno diplomatico della Santa Sede per aiutare a rimpatriare gli ucraini detenuti da Mosca.
Il "piano della vittoria" di Kiev "mira a creare condizioni favorevoli per una giusta fine della guerra", ha detto Zelensky. “L’Ucraina può negoziare solo con una posizione forte”. Questo piano dovrà essere svelato nel corso di un secondo vertice di pace, previsto per novembre, ma la cui data non è stata confermata da Kiev.
Per quanto riguarda il suo contenuto, indiscrezioni (o speculazioni) della stampa indicano che il presidente ucraino sarebbe infine disposto a negoziare sull'integrità territoriale senza tuttavia rinunciare a un adesione “lampo” dell'Ucraina alla NATO, in modo da proteggersi da eventuali future aggressioni. Si tratta tuttavia, di indiscrezioni stampa, di ipotesi che in ogni caso vanno vagliate con gli alleati americani e europei ed essere alla fine accettabili per la controparte russa.