Nel referendum sull'adesione della Moldavia all'Unione Europea, il 50,17% degli elettori ha votato a favore. Un risultato molto stretto, con meno dell'1,5% dei voti ancora da contare, che mostra come il paese sia diviso tra chi vuole avvicinarsi all'Europa e chi preferisce mantenere legami con la Russia. La presidente Maia Sandu, che guida il paese da più di quattro anni cercando di portarlo verso l'UE, ha denunciato forti interferenze esterne durante il voto.
Nelle elezioni presidenziali, tenutesi contemporaneamente al referendum, Sandu ha ottenuto il 42% dei voti, mentre il suo sfidante, l'ex procuratore Alexandr Stoianoglo, ha raggiunto il 26%. Questo porterà i due a sfidarsi in un ballottaggio il 3 novembre. Il referendum è stato considerato una prova per capire se la Moldavia è davvero pronta a distanziarsi dalla Russia e ad avvicinarsi all'Europa. Il paese ha iniziato i colloqui di adesione all'UE a giugno.
Accuse di Manipolazione del Voto
La campagna elettorale è stata segnata da accuse di tentativi di manipolazione. Il magnate in esilio Ilan Shor, condannato per frode, è stato accusato di cercare di influenzare almeno 130.000 elettori per votare contro l'adesione all'UE. Shor ha anche offerto pagamenti tramite i social per convincere i cittadini a votare "no", definendo questa pratica legittima. In risposta, le autorità moldave hanno bloccato siti di disinformazione e preso misure per evitare disordini.
Anche la Russia è stata accusata di interferenze, ma ha respinto le accuse, definendo il governo di Sandu "russofobo". Le relazioni tra la Moldavia e la Russia sono peggiorate dopo che Sandu ha condannato l'invasione dell'Ucraina e iniziato a cercare forniture energetiche alternative.
Il Peso della Diaspora
La diaspora moldava all'estero ha giocato un ruolo cruciale nel referendum, con una forte affluenza che ha favorito il "sì" e cambiato l'andamento iniziale del voto, che era a favore del "no". Il politologo Valeriu Pasha ha sottolineato che il sostegno della diaspora è stato fondamentale, ma ha anche avvertito che la compravendita di voti è un problema serio per il paese.
Verso il Ballottaggio
Il risultato del referendum rende la posizione di Sandu più difficile in vista del ballottaggio del 3 novembre. Stoianoglo, che ha criticato il referendum definendolo una mossa politica per favorire Sandu, ha proposto una politica estera che mantenga buoni rapporti con l'UE, ma anche con la Russia e altri paesi. L'esito del ballottaggio sarà decisivo per il futuro del paese e il suo orientamento verso l'Occidente o l'Est.