ZURIGO – Ci sono delle regole non scritte nel calcio che, spesso e volentieri, diventano delle sentenze. Una fra tutte? La regola del gol dell’ex. E ieri sera il Lugano l’ha provata sulla sua pelle. Sì perché sulla strada che porta alla vetta della classifica di Super League – oltre a un primo tempo opaco – i bianconeri hanno incontrato l’ex Muci che, con la sua rete, di fatto, oltre a regalare 1 punto al GC, ha fermato i ragazzi di Croci Torti sull’1-1 sul manto erboso del Letzigrund.
Una partita complicata e spigolosa quella disputata dal Lugano che nei primi 45’ non è riuscito a imbastire il suo solito gioco. Certo, il possesso palla è comunque rimasto una prerogativa della truppa bianconera, ma è altrettanto vero che Hammel non ha mai corso pericoli. Pericoli che, invece, si sono tramutati in gol dalle parti di Saipi che nulla ha potuto sulla capocciata di Muci, su azione d’angolo… da rivedere, però, la marcatura blanda di Marques.
A salvare il Lugano da un passo falso complicato da digerire ci ha poi pensato l’uomo più in forma del momento, quell’Aliseda capace di partire in contropiede, di bruciare la retroguardia zurighese e di impallinare Hammel, ridando così vita e coraggio ai suoi. Peccato però che la reazione dei ticinesi si sia praticamente fermata lì, anche perché Steffen non è riuscito a trovare la via della rete e di conseguenza il pareggio ha permesso a entrambe le formazioni di muovere la classifica: il Lugano si trova ancora a -2 dalla vetta, ora occupata in coabitazione dal Servette e dallo Zurigo. Nulla è perduto, sia chiaro, ma la corsa verso il vertice non sarà per nulla semplice.