E le altre? Ad un terzo di regular season, possiamo affermare tranquillamente che, oltre agli zurighesi, sono promossi il Losanna (una conferma), il Davos (che gioca un hockey piacevole) oltre a Kloten e Rapperswil (le due rivelazioni). Bocciate e le due ticinesi, Friborgo e Ginevra mentre l'Ajoie è in linea con le precedenti stagioni. Come sempre, anche quest'anno il nostro giornale vi propone il pagellone delle 14 squadre di National League, nella speranza, e parliamo di Ambrì Piotta e Lugano, che a Natale la situazione sia migliore di quella attuale.
ZURIGO: i campioni svizzeri sono partiti a mille, oggi la squadra di Crawford viaggia senza soste: gioco di qualità, concretezza (vince le partite anche quando è distratto), interscambialità di ruoli e responsabilità. Una macchina da guerra. Fermarla pare una… mission impossible. La rosa, poi, è da sballo, con il finlandese Kinnunen, unico vero acquisto, ciliegina sulla torta Voto: 5.5
LOSANNA: in terra vodese si temeva che le diverse partenze della scorsa estate avrebbero nuociuto al gioco (o al sistema) del tecnico Ward, vero artefice della rinascita losannese. Invece, salvo qualche rovescio iniziale, i nuovi si sono bene inseriti e il Losanna è secondo dietro allo Zurigo. A conferma che la finale dello scorso anno non è stata una conquista casuale. Voto: 5
DAVOS: la squadra grigionese, poco quotata nei sondaggi di inizio settembre, è terza con 35 punti in 18 gare. Un bel bilancio, che ha indotto i dirigenti ad allungare il contratto al tecnico Josh Holden per altri due anni. Nei Grigioni si lavora sempre al top (o quasi...): lo dimostra Andersson, lasciato partire da Lugano ed oggi fra i protagonisti. Gioca oltre 15 minuti a partita. Voto: 5
BIENNE: che non sia più la squadra di un paio di stagioni fa, è acclarato. Tuttavia i seelandesi, che ora hanno trovato nello svedese Filander una guida sicura dopo la sofferta separazione da Törmänen (ammalato) e il via vai di altri tecnici, sembrano aver raggiunto un buon livello di rendimento, ad immagine degli attaccanti Rajala, Andersson e Hofer e del portiere Säteri, che nelle ultime settimane hanno preso per mano la squadra. Voto: 4.5
BERNA: ogni anno tante novità tecniche, ogni anno tanti dubbi e tanti interrogativi. Stavolta,però, sembra che il vento stia cambiando: non è che la squadra di Tapola faccia sfracelli, ci mancherebbe ma se non altro sembra avere trovato un sistema di gioco credibile. E poi in squadra milita e segna un certo Czarnik, bomber ceco del campionato. Un atout non da poco. Voto: 4.5
ZUGO: ha sempre un potenziale da brividi, con elementi di classe cristallina quali Kovar e Vozenilek (secondo nella classifica dei top scorer), Martschini, Hansson e Hofmann. E forse, sulla carta, potrebbe essere ancora il vero anti-Zurigo. Ma paga dazio a causa della prolungata assenza del portiere Genoni. Il sostituto Wolf non ha fatto male. Ma Leonardo è un'altra cosa… Voto: 4.5
KLOTEN: si trova vicino alla linea dei playoff ed è una sorpresa, perché il livello tecnico della squadra non sembra superiore a quello della stagione scorsa. Il tecnico Lauri Marjamaki sta facendo i miracoli, i giovani ci mettono passione e il bomber Aaltonen fa la differenza. Occhio a questo Kloten. Voto: 4.5
LAKERS: partito Cervenka, un po' tutti si sono fasciati la testa prima del tempo. Oggi il Rapperswil si trova davanti alle squadre ticinesi e a 3 punti dai playoff diretti. E l'attaccante svedese Strömwall è un giocatore a tutta pista, un vero trascinatore. Voto: 4.5
AMBRÌ PIOTTA: i leventinesi giocano un buon hockey ma raccolgono poco. Troppe partite sono state perse per mancanza di freddezza e cattiveria, alcune delle quali all'overtime. Sulla graticola gli stranieri: Kubalik non è ancora...Kubalik, Maillet ha deluso. Senza contare che Ang è partito e che Di Domenico deve ancora integrarsi al meglio. La classifica non è quella che ci aspettava, inutile negarlo. Voto: 3.5
LUGANO: non funziona nulla, o quasi. E gli infortuni di Thürkauf (soprattutto lui), Van Pottelberghe e Atalato, non sono un alibi. Anche altre squadre hanno l'infermeria piena. Semmai: coaching insoddisfacente, scelte tecniche che lasciano pensosi (Andersson a Davos, per esempio!), mercato deludente (Dahlström e Sekac) e pochi giocatori che sudano per la maglia. Altro che playoff diretti! Urge una scossa. Voto: 3
FRIBORGO: si pensava che il cambiamento in panchina potesse giovare ai burgundi. E invece il passaggio da Dubé a Elmond sinora non si è rivelato azzeccato. In più c'è stata la tegola Di Domenico (il giocatore ha voluto andar via per problemi con il coach). Voto: 3
GINEVRA: la squadra che avevamo ammirato nel 2023 (vedi titolo) e la scorsa primavera (campione d'Europa), sembra essersi persa. È venuta meno la sete di vittorie? Cadieux ha ancora in mano la squadra? Tutte domande a cui avremo delle risposte dopo la pausa. Voto: 3
LANGNAU: dopo un buon inizio, dettato dall'euforia, i tigrotti hanno cominciato a perdere colpi. Lo scarso livello della rosa, del resto, non lascia dubbi: questa squadra lotterà per salvarsi. Voto: 3
AJOIE: i tifosi giurassiani speravano in un campionato diverso. E invece la formazione ora diretta da Greg Ireland (auguroni!) si trova in ultima posizione. Come sempre, da quando è tornata in National League. Voto: 3