CRANBERRA (Australia) – Il suo ritorno in campo, al Brisbane International, si avvicina e Nick Kyrgios è tornato a parlare – in modo eccessivo e anche superfluo – sui casi di doping che hanno visto coinvolti Jannik Sinner e Iga Swiatek, etichettando le violazioni del programma antidoping sportivo come “disgustose”. L’Itia, ricordiamolo, aveva sporto denuncia contro il n. 1 al mondo della classifica Atp e alla n.1 di quella Wta: Sinner era risultato positivo due volte a uno steroide anabolizzante a marzo, ma la stessa Itia aveva stabilito che l’italiano non avesse colpa. La polacca, invece, ha accettato una sospensione di un mese a novembre dopo essere risultata positiva alla trimetazidina. “Due numeri uno al mondo che vengono entrambi denunciati per doping è disgustoso per il nostro sport. È un aspetto orribile”, ha detto Kyrgios alla conferenza stampa del torneo di Brisbane.
Al 29enne, che non scende in campo da giugno 2023 per dei problemi al polso e al ginocchio, gli è stato chiesto quali fossero le sue motivazioni per aver commentato la situazione dei due numeri 1 al mondo. “Uno come me non proverebbe mai, in tutta la vita, a doparsi in questo sport – ha risposto – Soprattutto per un infortunio come quello che ho vissuto io, ovviamente ci sono cose che potrebbero accelerare la guarigione, aiutare a tornare ai massimi livelli, aiutare il recupero, ma non è quello che sono”.
Sinner, ricordiamolo, aveva sostenuto che il suo fisioterapista lo aveva contaminato accidentalmente durante un trattamento e la sostanza proibita si era trasferita su di lui per via di un taglio sulla mano del fisioterapista. “Pago il mio team migliaia di dollari per essere i professionisti che sono, per assicurarmi che ciò non accada – ha detto l’australiano – Quindi sapevano che cosa era successo. Perché hanno aspettato cinque-sei mesi per fare qualcosa a riguardo?”.