La Lega dei Ticinesi, tramite un comunicato stampa, esprime “profonda inquietudine” per le recenti dichiarazioni del Consigliere federale Ignazio Cassis, il quale, in un'intervista, ha affermato che la Svizzera è “abituata alla prosperità e sicurezza” e che tali condizioni sono percepite come “quasi un dono di Dio”.
Per il movimento di via Monte Boglia tale affermazioni sono “inaccettabili” e denotano una “visione distorta della realtà svizzera e in particolar modo ticinese”. La prosperità e la sicurezza della Svizzera “non sono frutto del caso, ma il risultato di secoli di impegno, lavoro e dedizione da parte del popolo svizzero e ticinese”, secondo la Lega dei Ticinesi.
“È altresì preoccupante – prosegue la nota - che il Ministro degli Esteri sembri suggerire un allineamento della Svizzera a modelli esteri che nulla hanno a che vedere con la nostra tradizione di neutralità e indipendenza. La Svizzera ha costruito il suo benessere sulla base di valori solidi e di una politica estera equilibrata, lontana dalle logiche di potere che caratterizzano altre regioni del mondo”.
La Lega dei Ticinesi conclude invitando il Consigliere federale Cassis a rettificare le sue dichiarazioni e a riconoscere il valore del modello svizzero, che ha garantito al nostro Paese decenni di stabilità e prosperità ed esorta inoltre il Consiglio federale a mantenere una politica estera che tuteli gli interessi della Svizzera e del suo popolo, senza cedere a pressioni esterne. “I cedimenti fatti nei confronti dell’UE sono devastanti per una realtà socioeconomica fragile come quella del Canton Ticino”.