Un 39enne di Friburgo è stato sanzionato per non aver completato una procedura in tempo perché non aveva visto un'e-mail dell'ufficio di collocamento. Ma la sua condanna è comunque stata considerata troppo severa. È caso singolare quello su cui si è appena pronunciato il Tribunale federale.
Alla fine del 2021, l'ufficio di collocamento gli aveva inviato un'e-mail dandogli tre giorni di tempo per contattare l'organizzatore di un programma di lavoro temporaneo al quale era stato assegnato. Solo che l'e-mail è finita direttamente nello spam e l'uomo non l'ha vista. È quindi stato punito con una sospensione per 21 giorni del diritto all'indennità di disoccupazione, nel suo caso pari a una perdita di 3760 franchi. L'uomo ha presentato ricorso e il Tribunale della Previdenza Sociale lo ha parzialmente accolto riducendo la sanzione a 3 giorni anziché i 21 giorni iniziali.
Il Servizio per l'impiego di Friburgo, che aveva deciso la sanzione di 21 giorni per "reati di media gravità", ha insistito affinché la decisione fosse del Tribunale federale. Quest'ultimo si è schierato con il 39enne, anche se ammette che il mancato controllo della cartella spam è stata una “negligenza nell'esercizio delle sue funzioni”. L'uomo, invece, quando è stato contattato dal disoccupato che gli chiedeva come mai non avesse fatto in tempo il suo dovere, è subito andato a controllare la sua cartella spam, ha spiegato di non aver visto la mail e si è scusato.
"Ciò non riflette quindi alcuna volontà da parte sua di eludere la misura in questione, alla quale alla fine ha peraltro preso parte", constata il Tribunale federale, che aggiunge inoltre che l'uomo nel frattempo ha trovato lavoro. Il Tribunale federale ha anch'esso ritenuto che l’importo in questione, 3760 franchi, fosse “sproporzionato” per semplice spam, anche se questo non era l’argomento principale. La sanzione dovrà quindi finalmente essere ridotta.