LUGANO – Il quarto derby stagionale, quello che si è disputato martedì alla Gottardo Arena, ha premiato l’Ambrì che si è imposto ai rigori, ma in qualche modo ha comunque soddisfatto un Lugano che è uscito dal tour de force delle 4 partite in 6 giorni racimolando un punticino che in ogni caso lo tiene a stretto contatto col 10° posto – occupato ora dallo stesso Ambrì e dal Bienne – che dista soltanto 3 punti. Insomma, entrambe le compagini ticinesi possono guardare con fiducia e col pieno di energie mentali alla lunga corsa che porterà al termine della regular season.
I leventinesi, che hanno disputato una partita in più, avranno a disposizione 9 match per tentare di dare l’assalto definitivo ai play-in, potendo contare su di una lunga serie di sconti diretti – a Rapperswil, a Langnau, in casa con l’Ajoie, a Ginevra e in casa col Bienne – e su una pausa di ben 12 giorni (dal 2 febbraio al 13) che saranno decisivi per le sorti della compagine di Cereda. Una compagine che anche martedì ha dimostrato di sapere tenere il ghiaccio incandescente dal primo all’ultimo minuto, anche se spesso a Kubalik e compagni manca la zampata decisiva: i 21 overtime disputati fin qui in stagione sono lì a dimostrarlo.
Il Lugano, invece, dopo mesi bui e complicati, hanno fatto capire – se ce ne fosse bisogno – che con l’arrivo di Krupp le cose sono cambiate. Tutta la squadra lotta su ogni disco, per 60’, sia davanti a Schlegel (o Huska) sia in fase offensiva. Chiaramente non tutte le cose negative possono essere cancellate e risolte in poco tempo e l’errore di Aebischer in occasione della rete di Kubalik lo dimostra, ma è anche evidente che in questo momento i bianconeri stanno bene di testa e di fisico. Le ultime 10 partite di regular season non saranno facilissime, a partire dalla trasferta di Zugo di domani sera, ma pare evidente che le chiavi di volta del finale di stagione saranno rappresentate soprattutto dalle sfide interne contro Langnau, Ajoie e Bienne e dalle due trasferte in terra ginevrina. Ovviamente anche gli incroci contro Lions, Berna, Friborgo, Losanna non saranno da prendere sotto gamba perché ora ogni punto, anche il più piccolo conta e può fare la differenza.
Insomma, da domani sera in poi non sarà concesso il mio piccolo errore.