NEW ORLEANS (USA) – Sotto lo sguardo di Donald Trump, primo presidente della storia a presenziare al Super Bowl, e di Taylor Swift – che questa volta non ha gioito, come era successo 12 mesi fa – sul terreno del Caesar Superdome di New Orleans a fare festa sono stati i Philadelphia Eagles che hanno annichilito i campioni in carica dei Kansas City Chiefs, prendendosi la rivincita dopo la sconfitta patita nel 2023. Nulla da fare per un frastornato Mahomes, surclassato dal suo dirimpettaio Jalen Hurts, nominato MVP, e per tutta la banda di Andy Reid: il 40-22 finale la dice lunga sul dominio degli Eagles che hanno così tolto ai Chiefs di entrare nella storia col loro terzo Super Bowl consecutivo.
L’equilibrio tanto decantato alla vigilia, con in campo le due migliori difese a sfidarsi, è durato pochissimo, forse neanche fino all’iniziale vantaggio degli Eagles che poi alla pausa si sono ritrovati avanti addirittura sul 24-0. Un copione che non si è invertito nella seconda frazione, con un Mahomes che ha dovuto incassare il secondo intercetto della serata e anche una stoppata in occasione di uno dei suoi lanci, e con la franchigia della Pennsylvania che si è così involata non solo in touchdown a più riprese, ma verso alla vittoria e alla gloria.