Con un comunicato trasmesso ai media Lega dei Ticinesi prende posizione sulla protesta degli asilanti di Cadro, che contestano il loro trasferimento in altre sedi. “Apprendiamo con incredulità e una punta di ironico disgusto - si legge nella nota - che un gruppo di richiedenti l’asilo ha scelto di protestare per le condizioni di accoglienza a Cadro. Sì, avete letto bene: persone che sono ospitate, nutrite e mantenute grazie ai soldi dei contribuenti ticinesi si lamentano pure!”.
Per il movimento di via Monte Boglia “qualcuno dovrebbe ricordare a queste persone che il Ticino non è un albergo a cinque stelle e che non spetta a noi esaudire ogni loro richiesta o capriccio. Se non sono soddisfatti o non apprezzano il nostro modo di accoglierli, la soluzione è semplice: tornare a casa”.
I leghisti sottolineano in seguito che “da anni l’immigrazione incontrollata ha sollevato preoccupazioni in merito alla sicurezza, al degrado e alle crescenti tensioni sociali. Ci troviamo ora di fronte a situazioni in cui alcuni “ospiti” non sembrano riconoscere i benefici ricevuti, anzi protestano invece di ringraziare. È la dimostrazione perfetta che questo sistema è marcio e necessita di una revisione radicale”.
La Lega dei Ticinesi chiedi quindi il Governo di “mettere da parte il buonismo, a far rispettare la volontà dei cittadini e a dare priorità agli interessi dei ticinesi. I nostri anziani, i nostri lavoratori e i nostri giovani meritano risorse e attenzione. Non coloro che pretendono di essere serviti e riveriti senza fornire alcun contributo alla nostra società. Chi sceglie di vivere in Ticino deve rispettare le regole e mostrare riconoscenza. Per chi non è disposto a farlo, la porta è aperta: via subito”.