Il consigliere di Stato di Zugo Martin Pfister, 61 anni, è stato eletto al secondo turno con 134 voti in Consiglio federale quale successore di Viola Amherd. Pfister è quasi riuscito ad essere eletto al primo turno, poiché ha sfiorato la maggioranza assoluta di un voto contro il suo rivale sangallese Markus Ritter.
Il risultato per gli osservatori è una sorpresa, dal momento che Pfister non ha mai fatto parte del Parlamento. Ed è raro che i ministri entrino nel governo senza esperienza federale. Solo Ruth Metzler nel 1999, Micheline Calmy-Rey nel 2002 ed Eveline Widmer-Schlumpf sono stati eletti senza passare dal Parlamento nella storia recente. La sua elezione permette inoltre alla Svizzera centrale di avere nuovamente un rappresentante nel Consiglio federale, cosa che non accadeva dalla partenza di Kaspar Villiger nel 2003.
“Da quando ho annunciato la mia candidatura, ho detto spesso questa frase: la caserma mi è più familiare del Palazzo Federale. Ma ora mi sento molto a mio agio anche qui", ha affermato il vincitore, che ha ringraziato l'Assemblea federale per averlo accolto "così calorosamente".
Nel suo discorso lo zughese ha sottolineato l'importanza del principio di collegialità, che ha sempre considerato la massima più importante, anche all'interno del governo cantonale di Zugo. "Il mio posto ora è nel Consiglio federale", ha spiegato, sperando in una futura collaborazione con i suoi colleghi.
Il perdente della giornata, Markus Ritter, si è mostrato sportivo. "È con grande piacere che mi congratulo con Martin Pfister per la sua elezione", ha detto dopo la votazione. "Non conoscevo Martin Pfister prima di questa campagna elettorale e sono felice di annunciare che ho trovato un amico”.
Meno ottimista invece il commento del Consigliere nazionale Lorenzo Quadri che, su Facebook, si è detto preoccupato del risultato odierno. “Un esito a sopresa... e negativo. Pfister rischia di rivelarsi il terzo esponente in CF della sinistra pro UE e pro NATO, come già era Amherd del resto”.