SVEZIA - La protesta è silenziosa, ma potente. In Svezia, migliaia di cittadini stanno partecipando a un boicottaggio dei supermercati, scegliendo di non fare la spesa per un’intera settimana. Il motivo? I prezzi troppo alti degli alimenti, che stanno mettendo in difficoltà sempre più famiglie.
L’iniziativa è partita da un gruppo Facebook chiamato “Boicotta i supermercati per una settimana”, nato spontaneamente e cresciuto in pochi giorni fino a contare oltre 22.000 membri. L’appello è semplice: evitare qualsiasi acquisto nei supermercati da lunedì 24 marzo, per lanciare un segnale chiaro alla grande distribuzione.
Il malcontento è diffuso. I consumatori accusano le catene di approfittare dell’inflazione e di aver mantenuto alti i prezzi anche quando i costi di produzione sono scesi. La protesta ha trovato terreno fertile in un paese dove la trasparenza e la correttezza nei rapporti commerciali sono valori radicati.
Anche alcuni agricoltori hanno espresso solidarietà ai consumatori. Le organizzazioni contadine denunciano da tempo la sproporzione tra i prezzi riconosciuti ai produttori e quelli applicati sugli scaffali. Mentre il costo delle materie prime si è in parte stabilizzato, gli sconti nei supermercati restano pochi e limitati.
Alcune catene hanno cercato di rispondere annunciando offerte e ribassi, ma per molti cittadini si tratta di interventi cosmetici. Il boicottaggio, per ora, continua. E anche se è difficile prevedere l’impatto economico immediato dell’iniziativa, il segnale è forte: i consumatori non vogliono più subire passivamente.