Nel corso del 2024, la Sezione reati contro l’integrità delle persone (SRIP) ha dovuto affrontare un incremento significativo dei reati commessi da minorenni, consolidando un trend già emerso l’anno precedente. Sono infatti 362 i minorenni imputati per reati al Codice penale, con un aumento del 23,7% rispetto al 2023. Una tendenza preoccupante che ha portato le autorità a rafforzare le attività investigative e di prevenzione.
Composta dal Gruppo vittime speciali (GVS) e dal Gruppo minori (GMin), la SRIP è stata attivata in 793 occasioni, leggermente in calo rispetto alle 813 del 2023. Di queste, 378 hanno riguardato casi trattati dal GMin, mentre 331 sono stati gestiti dal GVS. In 84 situazioni si è trattato di consulenze per altri servizi della polizia. Sono inoltre state aperte 486 inchieste (478 nel 2023), mentre 227 casi sono stati trasmessi alle Autorità regionali di protezione (ARP), ai servizi sociali o ad altri partner competenti, in quanto non presentavano rilevanza penale.
Un dato che colpisce è anche l’aumento delle inchieste per pornografia, passate da 66 a 84. Di queste, ben 60 derivano da attività di monitoraggio a livello nazionale e internazionale di internet. La recente revisione del diritto penale in materia sessuale, entrata in vigore il 1° luglio 2024, non ha ancora prodotto effetti rilevabili sulle attività inquirenti.
La SRIP ha inoltre effettuato 66 audizioni videoregistrate di vittime vulnerabili, tra cui minorenni, anziani e persone con disabilità, a testimonianza della delicatezza di molti interventi.
Tra le inchieste più impegnative figura quella relativa alle spedizioni punitive organizzate da un gruppo di minorenni, durate diversi mesi. Sfruttando i social e falsi profili, i giovani adescavano vittime interessate a incontri a sfondo sessuale, per poi sorprenderle e aggredirle. I fatti venivano filmati e in alcuni casi diffusi. Una trentina di giovani sono stati identificati e fermati nel corso di due operazioni avvenute tra ottobre e novembre, grazie al coordinamento con la Magistratura dei minorenni.
Complessivamente, sono state un centinaio le inchieste per reati violenti commessi da minorenni: si va dai tentati omicidi alle aggressioni, risse, lesioni, violenze contro autorità e funzionari. La percentuale di minorenni imputati è salita dall’10,7% all’11,3%, con reati che includono furti, rapine, danneggiamenti, lesioni gravi, molestie sessuali e incendi intenzionali.
Sul fronte della prevenzione, l’attività del Gruppo visione giovani (GVG) ha registrato 341 richieste di intervento da parte di scuole e genitori, con 413 interventi nelle scuole e 116 colloqui di conciliazione con i giovani e, dove necessario, con le famiglie. Un calo rispetto al 2023, ma comunque un segnale della continua attenzione del territorio verso il benessere dei giovani.
Il 2024 si chiude quindi con un bilancio denso di sfide per la SRIP, che conferma l'importanza di un approccio integrato tra prevenzione, intervento e tutela delle vittime nel contrasto alla violenza giovanile.