I deputati Boris Bignasca e Daniele Piccaluga, a nome del gruppo della Lega dei Ticinesi, hanno presentato una mozione in Gran Consiglio che propone 40 misure concrete di risparmio per contribuire al risanamento delle finanze del Cantone. L’obiettivo è chiaro: ridurre la spesa pubblica e ottimizzare le risorse, senza intaccare i servizi essenziali, ma puntando invece su maggiore efficienza e riorganizzazione. Le proposte, suddivise per Dipartimenti, saranno sottoposte al Consiglio di Stato con la richiesta di valutarle singolarmente e di implementarle entro il Preventivo 2026.
CANCELLERIA
1. Servizio dell'informazione e comunicazione: servizio “nice to have” da ridimensionare
2. Segreteria per le relazioni esterne: servizio “nice to have” da ridimensionare
3. Messaggeria: digitalizzare almeno metà delle comunicazioni
DI
1. Servizi generali: ridurre contributi per integrazioni stranieri
2. Sezione degli enti locali: ridurre contributi a comuni per risanamento finanziario
3. Ufficio migrazione: aumentare le tasse a stranieri per ridurre il deficit del servizio
4. Polizia cantonale: ridurre campagne promozionali
5. Polizia cantonale: togliere le auto di servizio ai graduati non di picchetto
DSS
1. IAS: togliere i sussidi RIPAM ai permessi B
2. IAS: togliere i sussidi LAPS ai permessi B
3. Settore dell’asilo: Non spendere di più di quello che si riceve dalla Confederazione
4. Servizio dell’alloggio: chiudere servizio
5. OSC: esternalizzare tramite mandato di prestazione con cambio di paradigma. Non coprire semplicemente i deficit, ma premiare l’efficienza.
6. Servizio psico sociale Chiasso, Lugano, Locarno e Bellinzona: migliorare l’efficienza e ridurre il deficit
7. Servizio medico psicologico Mendrisio, Lugano, Locarno, Bellinzona: migliorare l’efficienza e ridurre il deficit
8. Servizio psico educativo Stabio, Lugano e Locarno: migliorare l’efficienza e ridurre il deficit
9. Laboratorio cantonale: maggiore collaborazione con EOC per ottimizzare le risorse
10. Lotta alle tossicomanie: maggiore collaborazione con altri servizi per ottimizzare le risorse
DECS
1. Chiudere il CERDD e centralizzarlo con il CSI
2. USI/SUPSI: revisione dei mandati di prestazioni USI e SUPSI, per concentrarsi solo su figure che effettivamente servano nell’economia ticinese
3. Scuole comunali: ridurre fortemente o abolire gli ispettori scolastici
4. Sezione pedagogia speciale: frenare l’esplosione del servizio
5. Ottimizzare tutte le strutture delle biblioteche (non solo cantonali ma anche scolastiche)
6. Istituti formazione continua: coprire i costi, con le entrate (quote dei corsi e varie), nel contempo evitare corsi inutili.
7. Città dei mestieri: chiudere servizio
8. Pinacoteca Züst: contributo cantonale netto deve coprire al massimo il 50% dei costi totali
9. Centro di dialettologia: contributo cantonale netto deve coprire al massimo il 50% dei costi totali
DT
1. DT: ottimizzare delegando ai comuni (almeno a quelli medio-grandi) i compiti di controllo sulle domande di costruzione
2. Museo storia naturale: contributo cantonale netto deve coprire al massimo il 50% dei costi totali
3. Isole di Brissago: contributo cantonale netto deve coprire al massimo il 50% dei costi totali
4. Aeroporto cantonale: ridurre il deficit
5. Ufficio della natura e del paesaggio, ufficio dei beni culturali, ufficio dei corsi d’acqua: ridimensionare
6. Ufficio automezzi e macchine: ridurre utilizzo di almeno il 10% per tutti gli utenti del Cantone. Optare il più possibile per il mezzo pubblico.
DFE
1. Divisione economia: rivalutare criticamente ogni spesa
2. Sviluppo economico: rivalutare criticamente ogni spesa
3. USML/UIL: ridurre contributi a enti di controllo, normalizzare il numero di controlli a livelli paragonabili ad altri cantoni. Concentrarsi su chi sgarra ripetutamente e non sempre sui soggetti più facili da controllare.
4. Sezione del lavoro, URC: rivedere criticamente il senso di certi corsi per gli utenti e abolirne alcuni.
5. Ufficio stipendi: eliminare contributo straordinario per il prepensionamento
6. Ridurre le spese nella sezione della logistica (almeno del 2%)
7. CSI: tagliare i costi, ad esempio implementando l’intelligenza artificiale
CANCELLERIA
1. Servizio dell'informazione e comunicazione: servizio “nice to have” da ridimensionare
2. Segreteria per le relazioni esterne: servizio “nice to have” da ridimensionare
3. Messaggeria: digitalizzare almeno metà delle comunicazioni
DI
1. Servizi generali: ridurre contributi per integrazioni stranieri
2. Sezione degli enti locali: ridurre contributi a comuni per risanamento finanziario
3. Ufficio migrazione: aumentare le tasse a stranieri per ridurre il deficit del servizio
4. Polizia cantonale: ridurre campagne promozionali
5. Polizia cantonale: togliere le auto di servizio ai graduati non di picchetto
DSS
1. IAS: togliere i sussidi RIPAM ai permessi B
2. IAS: togliere i sussidi LAPS ai permessi B
3. Settore dell’asilo: Non spendere di più di quello che si riceve dalla Confederazione
4. Servizio dell’alloggio: chiudere servizio
5. OSC: esternalizzare tramite mandato di prestazione con cambio di paradigma. Non coprire semplicemente i deficit, ma premiare l’efficienza.
6. Servizio psico sociale Chiasso, Lugano, Locarno e Bellinzona: migliorare l’efficienza e ridurre il deficit
7. Servizio medico psicologico Mendrisio, Lugano, Locarno, Bellinzona: migliorare l’efficienza e ridurre il deficit
8. Servizio psico educativo Stabio, Lugano e Locarno: migliorare l’efficienza e ridurre il deficit
9. Laboratorio cantonale: maggiore collaborazione con EOC per ottimizzare le risorse
10. Lotta alle tossicomanie: maggiore collaborazione con altri servizi per ottimizzare le risorse
DECS
1. Chiudere il CERDD e centralizzarlo con il CSI
2. USI/SUPSI: revisione dei mandati di prestazioni USI e SUPSI, per concentrarsi solo su figure che effettivamente servano nell’economia ticinese
3. Scuole comunali: ridurre fortemente o abolire gli ispettori scolastici
4. Sezione pedagogia speciale: frenare l’esplosione del servizio
5. Ottimizzare tutte le strutture delle biblioteche (non solo cantonali ma anche scolastiche)
6. Istituti formazione continua: coprire i costi, con le entrate (quote dei corsi e varie), nel contempo evitare corsi inutili.
7. Città dei mestieri: chiudere servizio
8. Pinacoteca Züst: contributo cantonale netto deve coprire al massimo il 50% dei costi totali
9. Centro di dialettologia: contributo cantonale netto deve coprire al massimo il 50% dei costi totali
DT
1. DT: ottimizzare delegando ai comuni (almeno a quelli medio-grandi) i compiti di controllo sulle domande di costruzione
2. Museo storia naturale: contributo cantonale netto deve coprire al massimo il 50% dei costi totali
3. Isole di Brissago: contributo cantonale netto deve coprire al massimo il 50% dei costi totali
4. Aeroporto cantonale: ridurre il deficit
5. Ufficio della natura e del paesaggio, ufficio dei beni culturali, ufficio dei corsi d’acqua: ridimensionare
6. Ufficio automezzi e macchine: ridurre utilizzo di almeno il 10% per tutti gli utenti del Cantone. Optare il più possibile per il mezzo pubblico.
DFE
1. Divisione economia: rivalutare criticamente ogni spesa
2. Sviluppo economico: rivalutare criticamente ogni spesa
3. USML/UIL: ridurre contributi a enti di controllo, normalizzare il numero di controlli a livelli paragonabili ad altri cantoni. Concentrarsi su chi sgarra ripetutamente e non sempre sui soggetti più facili da controllare.
4. Sezione del lavoro, URC: rivedere criticamente il senso di certi corsi per gli utenti e abolirne alcuni.
5. Ufficio stipendi: eliminare contributo straordinario per il prepensionamento
6. Ridurre le spese nella sezione della logistica (almeno del 2%)
7. CSI: tagliare i costi, ad esempio implementando l’intelligenza artificiale