In futuro l'assicurazione per l'invalidità (AI) non potrebbe non versare rendite ai giovani che soffrono di problemi psicologici, o comunque non a tempo indeterminato. Confrontato con cifre in continuo aumento, due terzi dei beneficiari di rendite AI di età compresa tra 18 e 24 anni ricevono i sussidi a causa di problemi di salute mentale. In cifre assolute, ciò significa che sono interessati 7'399 giovani.
Thomas Pfiffner, vicepresidente della Conferenza degli uffici dell'IA, propone cambiamenti radicali sulla base delle ultime valutazioni, poiché queste cifre relative ai giovani beneficiari iniziano a preoccupare l'IA. Pfiffner propone di non offrire più rendite AI a chi ha meno di 30 anni, ha spiegato il vicepresidente alla trasmissione "Rundschau" della SRF. L'AI pagherebbe invece un'indennità inferiore e questa sarebbe legata a condizioni quali misure di integrazione o trattamenti terapeutici.
"Dal punto di vista dell'AI, questa sarebbe una grande differenza rispetto alla pensione: terremmo aperta la pratica e continueremmo a supportare questa persona nell'ambito di un follow-up attivo" spiega Pfiffner. Ciò dovrebbe consentire alle persone interessate di reintegrarsi attivamente nel mercato del lavoro.
Inoltre, l'AI prevede di introdurre rendite a tempo determinato. Attualmente, le pensioni AI sono pagate a vita, il che complica il ritorno alla vita lavorativa, secondo Pfiffner, che vede in questo il "principale difetto" del sistema. Secondo lui, una limitazione di tre anni potrebbe cambiare l'atteggiamento degli assicurati.
Tali proposte saranno sottoposte al Consiglio federale per una futura revisione dell'AI; Si prevede che una prima discussione su questo argomento avrà luogo prima delle vacanze estive. L'AI spera che queste misure contribuiscano a ridurre il numero crescente di giovani che beneficiano di questa assicurazione.
Il Canton Zurigo aveva segnalato il problema dei giovani beneficiari dell'AI già nell'aprile 2025. Dal 2015 il numero di casi è quasi raddoppiato. Nel 2024 Zurigo ha erogato 4'275 nuove rendite, di cui 624 per giovani adulti. La causa esatta non è chiara, ma l'organizzazione segnala che, a partire dall'inizio della pandemia di Covid-19, un numero sempre maggiore di giovani soffre di gravi problemi di salute mentale.
Per contrastare questo problema, il Cantone offre due tipi di aiuti. Il progetto "Riva" si propone di informare in modo mirato le famiglie e gli amici delle persone colpite sulle alternative alla pensione di invalidità. La seconda offerta, denominata "Connect", offre ai giovani adulti provenienti da cliniche psichiatriche sessioni di coaching professionale e corsi di inserimento nel mercato del lavoro.