Svizzera, 01 agosto 2025

"La Svizzera è come un albero cresciuto nel tempo, con rami contorti e nodosi, ma saldo nelle sue radici"

Care amiche, cari amici leghisti,

Oggi festeggiamo il 734° compleanno della Svizzera.

Il nostro Paese ha una storia lunga. Non è nato già pronto: è come un albero che è cresciuto nel tempo, con rami contorti e un po’ nodosi, ma saldo nelle sue radici.

Ma c’è chi queste radici le vuole amputare. Sto parlando della partitocrazia.

Il seme di questo albero è il Patto del Grütli. Un documento di una sola pagina, che però contiene tutte le cose importanti: libertà, autodifesa, indipendenza, niente giudici stranieri.

Ma adesso il Consiglio federale e la partitocrazia vogliono spazzar via tutto questo con il trattato di sottomissione alla fallita UE: un documento che di pagine ne ha quasi 2000.

Un mostro burocratico che tra l’altro prevede:

la ripresa automatica del diritto europeo,

- i giudici stranieri,

- la direttiva europea sulla cittadinanza,

- l’obbligo di versare contributi miliardari a Bruxelles.

- Con la direttiva europea sulla cittadinanza non potremo di fatto più espellere nessun delinquente straniero, se questo è cittadino dell’UE.

- E questa direttiva spalancherà anche le porte anche all’immigrazione extraeuropea. Arriveranno qui interi clan familiari dall’Africa e dal Medio Oriente, e noi dovremo mantenerli tutti.

È evidente che questo accordo, se approvato, segnerebbe la fine della Svizzera così come la conosciamo: la fine dell’indipendenza, del federalismo, dei diritti popolari.
Sapendo che questo trattato è uno scandalo, per “agevolarne” l’approvazione il Consiglio federale ha tagliato fuori dalla votazione popolare la maggioranza dei Cantoni.

Il Ticino deve opporsi a questa scellerata decisione.

Da troppo tempo, la nostra sovranità viene svenduta pezzo per pezzo.

Esempio più recente: la Svizzera non ha esercitato entro il 19 luglio il diritto di “opting out” dagli emendamenti del Regolamento Sanitario Internazionale.



Questo significa che l’Organizzazione Mondiale della Sanità potrà dettare gli ordini in casa nostra.

Potrà decretare obblighi vaccinali, lockdown, e perfino imporci di censurare le voci critiche.
I governi di altri Paesi, tra cui l’Italia e l’Austria, non hanno accettato queste imposizioni. Il consiglio federale, invece, sì.

Anche tribunali stranieri come la Corte europea dei diritti dell’uomo o la Corte internazionale dell’Aja, in mano a giudici politicizzati, pretendono di comandare in casa nostra. Di decidere sulla nostra politica ambientale o migratoria.

Dobbiamo dire BASTA ai balivi stranieri!

È tempo di uscire dalle troppe organizzazioni e dai troppi trattati internazionali in cui la casta ci ha impegolati.

Anche la nostra neutralità è ormai ridotta al lumicino. E i responsabili sono sempre gli stessi.

Ci dicono poi che la Confederazione deve risparmiare. Ma intanto continuiamo a versare miliardi per i finti rifugiati e miliardi in aiuti all’estero.

Solo per l’Ucraina abbiamo già speso 5,2 miliardi dal 2022 a oggi. In prospettiva 2036, la partitocrazia ne vuole spendere altri 5.

In più, con il trattato di sottomissione, dovremmo versare miliardi anche a Bruxelles.

Ma stiamo scherzando?

Miliardi per tutti come fossero nocciole; però la Tredicesima AVS la dovrebbero finanziare i consumatori e i lavoratori tramite aumento dell’IVA e dei prelievi salariali.
I soldi per gli altri ci sono sempre. Quelli per noi, invece, non ci sono mai.

Noi non ci stiamo.

Dobbiamo opporci alla svendita della Svizzera. Dobbiamo votare e far votare contro l’accordo di sottomissione all’UE e per il ritorno della neutralità integrale.

In ambito di votazioni popolari, non dimentichiamoci che il 28 settembre dovremo esprimerci su importanti argomenti federali, cantonali e comunali.

A livello cantonale, il tema sarà la cassa malati. Dovremo votare Sì all’iniziativa della Lega per la deducibilità fiscale integrale dei premi di assicurazione malattia e NO a quella del Partito Socialista.

Chi vive a Lugano è caldamente invitato a votare NO alla generalizzazione del limite di 30 km/h, che costerebbe milioni e servirebbe solo a multare e a vessare gli automobilisti.

A marzo 2026, poi, voteremo sull’iniziativa per ridurre il canone radio-TV a 200 franchi: un’iniziativa che dobbiamo sostenere tutti con convinzione.

Le battaglie non mancano, il momento è cruciale.

La Svizzera ha bisogno della Lega, e la Lega ha bisogno di tutti noi.

Buon 1° agosto a tutti!

Viva la Svizzera e viva la Lega!

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