SVIZZERA - I disordini esplosi a Losanna dopo la morte di un diciassettenne, in fuga su uno scooter rubato e senza patente, continuano a sollevare polemiche. La polizia ha chiarito che non vi è stato alcun contatto tra il veicolo e l’auto degli agenti, che seguiva a distanza con i lampeggianti accesi. Nonostante ciò, centinaia di incappucciati hanno devastato interi quartieri con scene di guerriglia urbana.
Per il Movimento Giovani Leghisti si tratta di un episodio gravissimo che mette a nudo la complicità politica della sinistra. “Gruppi radicali vengono coperti e legittimati – accusano – mentre le forze dell’ordine diventano bersaglio di campagne di delegittimazione”. Nel mirino finiscono i Verdi e il PS, accusati di “ammiccare agli estremisti” o addirittura di farne parte.
Durante la prima notte di violenze è stato aggredito il consigliere comunale UDC Thibault Schaller, insultato come “fascista” e picchiato da un gruppo di presunti Antifa. Un episodio che, secondo i Giovani Leghisti, “dimostra come la violenza sia ormai considerata da certi ambienti un mezzo legittimo di lotta politica”.
“I giovani hanno diritto di vivere in una Svizzera sicura, libera dalla violenza e fondata sul rispetto della legge”, concludono i Giovani Leghisti e i Giovani UDC. “La democrazia non si difende con i pugni, ma con il coraggio della verità”.