MEDIO ORIENTE - Le manifestazioni pro-Palestina agitano la politica. Lorenzo Quadri (LEGA) ha chiesto al Consiglio federale di condannare le derive “non autorizzate e non pacifiche” delle proteste, accusate di degenerare in vandalismi, molestie e aggressioni, con costi pesanti per i contribuenti. Quadri denuncia anche l’aumento dell’antisemitismo che renderebbe insicura la vita quotidiana degli ebrei in Svizzera.
Di segno opposto la presa di posizione del Partito Comunista, che difende il presidio di Bellinzona come “legittimo e rumoroso” e accusa la consigliera ecologista Greta Gysin e il PLR di criminalizzare la protesta. I comunisti parlano di “genocidio a Gaza” e puntano il dito contro la politica estera liberale-radicale, accusata di piegarsi ai diktat UE, NATO e Israele.