TICINO - Il Dipartimento del territorio ha diffuso i dati ufficiali della caccia alta 2025, chiusasi il 28 settembre. Il consigliere di Stato Claudio Zali ha espresso soddisfazione per “una stagione corretta e ben gestita”, sottolineando la collaborazione “sempre ottimale” tra autorità e mondo venatorio, definito una “presenza reale e competente sul territorio”.
I numeri mostrano un forte aumento dei cervi abbattuti (2’163, contro 1’722 nel 2024) e un calo marcato per camosci e cinghiali: 463 e 284 capi rispettivamente. In diminuzione anche i caprioli, con 239 esemplari, soprattutto per via della moratoria nei distretti di Blenio e Leventina. Una ventina i ritiri di patente per infrazioni gravi, tra cui un caso di bracconaggio.
Zali ha annunciato che dal 15 novembre al 21 dicembre, nei giorni di mercoledì, sabato e domenica, si aprirà la fase tardo autunnale, necessaria per riequilibrare il rapporto tra maschi e femmine e contenere i danni a boschi e colture. “Gestire con equilibrio significa rispettare la natura e chi la vive ogni giorno”, ha commentato il direttore del Territorio.