Mentre il numero di domande d'asilo in Svizzera è diminuito, il numero totale di rifugiati ha ora raggiunto un massimo storico, riporta la SonntagsZeitung. Secondo i dati dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), attualmente nel nostro Paese vivono circa 200'000 rifugiati. Tra questi non rientrano solo i rifugiati riconosciuti, ma anche persone in "situazioni simili a quelle dei rifugiati". Tra queste, in particolare, le circa 70'000 persone fuggite dalla guerra in Ucraina. La percentuale di rifugiati rispetto alla popolazione è di poco superiore al 2%. A titolo di confronto, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, secondo il Dizionario storico della Svizzera, in Svizzera si trovavano circa 115'000 rifugiati.
Si registra anche un numero record di persone aventi diritto allo status di rifugiato ai sensi della legge svizzera sull'asilo, ovvero coloro la cui vita, libertà o integrità fisica sono minacciate. Quest'estate, secondo i dati della Segreteria di Stato per la migrazione (SEM), è stata superata per la prima volta la soglia delle 100'000 persone. Il numero di rifugiati è raddoppiato dalla crisi migratoria di dieci anni fa, osserva il quotidiano domenicale in lingua svizzera, ponendo grandi sfide per la Confederazione, i Cantoni e i Comuni nell'accoglierli.
In molti Cantoni, il domenicale svizzerotedesco riporta che la situazione è "tesa", citando Mathias Reynard, presidente della Conferenza dei direttori cantonali degli affari sociali (CDAS) e Consigliere di Stato del Vallese. La Confederazione prevede una spesa di 3,9 miliardi di franchi per il prossimo anno, quasi il doppio rispetto al 2019. I rappresentanti cantonali della Svizzera centrale hanno già inviato due lettere al Consiglio federale, sollecitandolo a trovare soluzioni.