LUGANO – Se una decina di giorni fa si predicava calma, nonostante un inizio di stagione complicato contraddistinto da una serie infinita di sconfitte casalinghe intramezzate da qualche successo esterno, ora, dopo la vittoria di Losanna e quella in casa contro lo Zurigo, in casa bianconera va predicata ancora una volta la calma. Certo, l’euforia è tanta e la truppa di Mitell dovrà essere brava a cavalcare l’onda positiva, ma tutto il complesso sottocenerino dovrà restare con i piedi per terra, ben conscio però che le cose stanno cambiando.
Già perché dopo il primo tempo della sfida disputata in casa dell’Ajoie c’era chi, soprattutto tramite i social, chiedeva la testa di Mitell, bollando come “nefasta” la stagione 2025/26. Ora invece le cose sono completamente cambiate: i due successi roboanti di Losanna e, soprattutto quello casalingo con i Lions in cui i bianconeri hanno letteralmente dominato dal 1’ al 60’, hanno mostrato un nuovo volto della compagine ticinese che, non solo tira e tanto verso la porta avversaria, ma ora riesce anche ad andare a bersaglio.
Domani il Lugano sarà di scena nella tana degli Orsi e già lì si potrà capire se il vento è veramente cambiato: nessuno pretende che i bianconeri le vincano tutte da qui a fine stagione, ma è palese che un successo nella Capitale darebbe una continuità e una sicurezza che dalle parti della Cornèr Arena non si vedono da tantissimo tempo. Senza considerare che Mitell ha dovuto affrontare la trasferta di Losanna senza Sekac (squalificato), Sgarbossa e Kupari (infortunati), recuperando solo il primo in occasione del successo interno contro i campioni svizzeri in carica: insomma, in questo momento il gruppo bianconero si sta trasformando in una vera squadra, capace di vincere decisamente più per meriti propri che per demeriti altrui… e questo fa tutta la differenza del mondo.