Il 30 novembre gli elettori voteranno sull'iniziativa dei giovani socialisti “per il futuro”, che prevede un'imposta del 50% sulle eredità di valore superiore a 50 milioni di franchi svizzeri. Un'iniziativa che, ancor prima di essere, sembra spingere diversi multi-milionari a lasciare la Svizzera. È perlomeno ciò che segnala il sindaco di uno dei comuni più densamente popolati dagli ultra-ricchi: Hergiswil, nel canton Nidwaldo, ha registrato diverse partenze significative da settembre. Il sindaco del comune, Daniel Rogenmoser, ha rivelato che, dopo diverse conversazioni, si è reso conto che l'iniziativa era la causa di queste partenze. Si rifiuta di rivelare una cifra esatta, ma si aspetta ulteriori cancellazioni dal comune. È impossibile verificare con precisione le ragioni addotte da queste persone per le loro partenze.
Una cosa è certa: l'iniziativa è rischiosa per il comune di Hergiswil. Secondo i dati del governo di Nidvaldo che indicano quali comuni hanno il maggior numero di persone con un patrimonio superiore a 50 milioni di franchi svizzeri e sono quindi interessati dall'iniziativa questo comune si classifica al primo posto: nel 2021 ospitava non meno di 59 multimilionari, per un comune di circa 6.000 abitanti. A titolo di confronto, nel 2021, nell'intero Canton Nidvaldo, c'erano solo 100 persone con un patrimonio superiore a 50 milioni di franchi.
Hergiswil fa spesso notizia per le sue personalità facoltose. Tra i residenti famosi del comune figurano l'imprenditore e miliardario Michael Pieper, le famiglie di ascensori Schindler e Bonnard e Silvio Denz, CEO di Lalique.
"Capisco molto bene queste persone", afferma il sindaco del comune. "Vogliono evitare il rischio della clausola di retroattività". Tuttavia, spera che i ricchi in questione non si siano trasferiti definitivamente. Se desiderano tornare, riceveranno assistenza per registrarsi nuovamente presso il comune. Se l'iniziativa venisse accettata, il comune – e quindi il Canton Nidvaldo – si troverebbe ad affrontare un problema importante. Daniel Rogenmoser vede il futuro come tetro: "Se tutti se ne andassero, teoricamente dovremmo raddoppiare le tasse per ottenere lo stesso gettito fiscale".
Anche il comune di Saanen (BE), con la sua rinomata località turistica di lusso di Gstaad, è preoccupato. Finora non sono state segnalate revoche, ma le persone interessate stanno seguendo da vicino il voto. "Non è solo il comune di Saanen, ma tutta la Svizzera a soffrire se i cittadini benestanti e le aziende familiari tradizionali dovessero lasciare il nostro Paese", spiega il sindaco del comune a Blick. Avverte che se l'imposta di successione venisse accettata, alcuni progetti previsti a Saanen non potrebbero essere realizzati e l'intera struttura del comune dovrebbe essere rivista.






