TORINO (Italia) – Carlos Alcaraz è stato premiato nel corso della scorsa settimana con la coppa del numero 1 ATP, avendo chiuso l’anno solare in cima al ranking. Jannik Sinner domenica ha alzato al cielo la sua seconda coppa della ATP Finals, scrivendo un nuovo pezzo di storia di questo meraviglioso sport che riesce a tenere incollati al televisore milioni e milioni di spettatori. La finale andata in scena a Torino tra i due pesi massimi del tennis moderno è stata bella, anche se non bellissima come alcune altre, e ha dimostrato ancora una volta la differenza abissale che esiste tra l’italiano e lo spagnolo e tutto il resto della concorrenza.
L’alto atesino, imponendosi 7-6, 7-5, oltre ad allungare a quota 31 la striscia di vittorie consecutive indoor, è diventato il primo tennista in epoca ATP a vincere le Finals per due anni consecutivi senza neanche perdere un set: una roba mostruosa, tenendo conto che, a differenza degli Slam, in questo torneo affronti solo i migliori tennisti al mondo. Sinner lo ha fatto sapendo soffrire, sapendo andare oltre a un servizio davvero deficitario che però lo ha supportato nel momento del massimo bisogno, ovvero sulla palla break offerta nel 12° gioco del primo set: sul 30-40, quella seconda palla di servizio sparata a 187 km/h ha cancellato non solo il set point in favore dell’iberico, ma anche ogni dubbio e ogni paura nella testa del vincitore di Wimbledon.
I numeri di Sinner in questo 2025 – tenendo conto che quei 3 mesi in cui è dovuto rimanere ai box per una squalifica alquanto strana gli hanno fatto perdere 3 Masters 1000 – sono impressionanti: sono 6 i tornei vinti sull’arco dell’anno solare e sono 6 anche sconfitte rimediate. Se li sommiamo agli 8 tornei conquistati nel 2024 e alle 6 sconfitte incassate, il totale è da capogiro: 14 tornei vinti contro 12 sconfitte incassate. Statistiche incredibili che spiegano ancora una volta perché l’italiano e lo spagnolo in questo momento non hanno rivali.





