TICINO - Tre interventi della Polizia cantonale al giorno per disagi famigliari, oltre 200 allontanamenti dal domicilio e decine di prese a carico da parte dei servizi cantonali: la violenza domestica resta una ferita aperta anche in Ticino. È in questo contesto che il Dipartimento delle istituzioni ha deciso di accelerare.
“Il Ticino è da sempre in prima linea nel contrasto della violenza domestica”, afferma Norman Gobbi, ricordando la rete che coinvolge Polizia, aiuto alle vittime, scuole, ospedali e associazioni. Dal 2018 il coordinamento istituzionale è stato rafforzato, portando nel 2021 al primo Piano d’azione cantonale con oltre cento misure concrete.
Ora arriva un passo storico: su mandato del Parlamento, il DI ha elaborato la prima legge cantonale specifica sulla violenza domestica, un testo unico che raccoglie disposizioni oggi sparse tra diversi ambiti. “Abbiamo preparato in tempi brevissimi una legge con una ventina di articoli suddivisi in cinque titoli”, spiega Gobbi, sottolineando come domani partirà la consultazione interna ai Dipartimenti.
L’obiettivo è chiaro: creare una cornice normativa completa ed efficace. “Solo lavorando uniti – Istituzioni e Società civile – potremo rafforzare il contrasto alla violenza domestica”, conclude il Presidente del Consiglio di Stato, invitando la popolazione alle iniziative previste attorno al 25 novembre.





