Sport, 10 novembre 2018
Pazzesco PSG: reclutava giocatori su base etnica
Il club ha confermato le indiscrezioni di “Football Leaks” con un comunicato stampa: “È vero, ma non lo sapevamo, iniziativa del responsabile”
PARIGI (Francia) – Dal 2013 al 2018, i responsabili dell’area scouting del PSG hanno utilizzato criteri etnici (!) nelle schede di valutazione dei giovani calciatori. Sembra incredibile ma è così: a rivelazione di “Mediapart”, membro del consorzio Europea Investigative Collaborazions, usando i documenti di “Football Leaks”.
Il tutto è stato confermato dallo stesso club parigino, con un comunicato ufficiale: “Il Paris Saint-Germain conferma l’esistenza di formulari con contenuti illegali, utilizzati dal 2013 al 2018 dalla cellula di reclutamento del centro di formazione dedicata ai territori fui dall’Ile-de-France, ma sottolinea che “la direzione generale” non a conoscenza di tale sistema”.
Il PSG condanna ogni forma di discriminazione, di razzismo o di schedatura etnica”. I formulari illegali sono stati “istituiti per iniziativa esclusiva e personale del responsabile” del settore del reclutamento. La società quindi lo condanna, si dice turbata ma al di fuori di tutto, tanto che “appena informata all’inizio di ottobre, ha lanciato un’inchiesta interna per comprendere come tali pratiche siano
potute esistere e per decidere le misure da adottare”.
Fino alla primavera del 2018, la rete degli osservatori del PSG, dovevano compilare dei moduli per valutare i giovani giocatori, nei quali compartiva anche la loro appartenenza etnica: “francese”, “magrebina”, “delle Antille” o “africana” erano le possibile scelte. Una pratica illegale in Francia.
La polemica esplose nel 2014, in merito a un talentuoso 13enne, Yann Gboho originario della Costa d’Avorio, poi andato al Rennes, che aveva attirato le attenzioni degli scout mentre giocava col Rouen. “Il PSG non voleva che reclutassimo giocatori nati in Africa, perché non sicuri sulla loro data di nascita”, ha raccontato a “Mediapart” Serge Fournier, allora osservatore dei parigini in Normandia.
Sempre nel 2014, uno dei responsabili dell’area scouting, Marc Westerloppe, sosteneva che il PSG “aveva già troppi giocatori delle Antille e africani”. Apriti cielo! Il responsabile per il reclutamento di giovani nell’Ile-de-France, Pierre Reynaud, sottolineò che “non dovrebbe essere una questione etnica, ma di talento”.