Mondo, 10 novembre 2018

Da Malta benzina e bussole per dirottare i migranti in Italia

La guardia costiera maltese ha intercettato un barcone con a bordo 13 migranti: invece di trasportarla in sicurezza, ha fornito all'equipaggio benzina, giubotti salvagente e una bussola che indicava la strada da seguire per l'Italia.

Il bacrone è poi arrivato a Lampedusa, dove gli immigrati, dieci tunisini e tre provenienti dal Corno d'Africa, 11 uomini e due donne, hanno raccontato l'accaduto. Secondo gli inquirenti italiani, le testimonianze sarebbero credibili. A dirlo, sono fonti del Ministero dell'Interno, che precisano:" La barca arrivata la mattina di venerdì 9 novembre, in Sicilia, era stata avvistata la sera prima da un aereo della Guardia di Le finanze mentre era in acque saranno maltesi.

Tra le 21 e le 22 ore, la barca tunisina aveva finito la benzina: dopo poche ore, verso le 4 del mattino, e grazie alla segnalazione italiana, i maltesi intervenivano. Una nave si era fermata a cento metri dalla barca alla deriva e da lì è partito un gommone. A bordo delle persone che, secondo le storie degli africani, portavano divise "come quelle della Guardia Costiera" di La Valletta. Dopo aver riempito il serbatoio, la barca era stata scortata in Italia per almeno un'ora di navigazione. I maltesi hanno consegnato i giubbotti di Mecca Marine agli immigranti che si sono tenuti a bordo del Diciotti il ​​15 agosto".

Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, è intervenuto sull'incidente, tuonando su Twitter: "Troppi indizi ci fanno credere d'essere di fronte a un vero e proprio atto ostile di un altro Paese dell'Unione europea: dopo quanto
emerso a Claviere nelle ultime settimane, c'è la sensazione che l'Italia sia sotto attacco. Alcuni Paesi membri dell'Ue si disinteressano degli immigrati e ce li rifilano, mentre Bruxelles ci minaccia di sanzioni per la manovra: non ci faremo intimidire".


Non è tardata ad arrivare la risposta di Malta: "Basta con questo gioco Salvini. Smetti di criticare Malta perché compie il suo dovere e inizia a prendere nota di ciò che l'Italia dovrebbe far meglio per dar priorità e occuparsi della sicurezza della vita in mare e per rispettare gli obblighi internazionali. È l'Italia che ripetutamente non rispetta le convenzioni Sar e gli obblighi internazionali relativi", ha scritto su Twitter il ministro dell'Interno maltese, Michael Farrugia. Che poi ha aggiunto: "Malta ha sempre rispettato tutti gli obblighi e il principio del luogo sicuro più vicino. Salvini dovrebbe capire che le barche di migranti che si muovono in alto mare non sono sempre in difficoltà, se le persone a bordo rifiutano di essere salvate nessuna autorità Sar può proibire loro di continuare il loro viaggio. Malta ha fatto molto più di quanto atteso e ha fatto sbarcare migranti sull'isola per motivi umanitari a causa della sistematica mancanza italiana nel fornire qualsiasi forma di assistenza alle persone in difficoltà".

Immediata la reazione di Salvini che a sua volta ha commentato : “L’Italia ha accolto 700mila immigrati negli ultimi anni: nessuno può permettersi di darci lezioni, tantomeno Malta”.  

Guarda anche 

Basta poco per mettere KO questo Lugano

CLUJ (Romania) – Tre partite ufficiali, 1 gol. Tre partite ufficiali, 2 sconfitte e 1 pareggio per 0-0. Il trend negativo che il Lugano si porta dietro da gennaio &...
01.08.2025
Sport

Fermata la frontaliera spericolata: tre auto della polizia per bloccarla all’alba

CONFINE - Per mesi ha forzato i controlli stradali della Polizia locale italiana, rischiando anche di investire un agente. Ma questa mattina, per la frontaliera speric...
31.07.2025
Mondo

Michele Guerra: "La decisione dello scambio di competenze tra Consiglieri di Stato, per quanto atipica, è di esclusiva competenza dell’Esecutivo"

ARROCCO - L’ex presidente del Gran Consiglio, Michele Guerra (Lega), prende posizione sulla polemica legata alla convocazione della seduta straordinaria prevista...
30.07.2025
Ticino

«Troppi miliardi per l’Ucraina: basta con gli statuti S»

SVIZZERA - Secondo Lorenzo Quadri, il Ticino è fanale di coda per occupazione tra i profughi ucraini, con meno del 20% che lavora. «Dopo tre anni e mezzo ...
30.07.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto