Sport, 12 novembre 2018
Aggredito, picchiato fino a rischiare la vita: arbitro 24enne salvato da un ex capo ultrà
L’increscioso episodio è avvenuto a Roma, ma richiama l’attenzione sulla violenza nel calcio regionale spesso presente anche alle nostre latitudini
ROMA (Italia) – Settimana scorsa le scene di ordinaria follia sui campi del calcio regionale si sono verificate a Bellinzona, dove un giocatore del Codeborgo è stato preso a calci e pugni dagli avversari del Makedonija (Quinta Lega), questa volta la notizia arriva da Roma e ha come protagonista, suo malgrado, un arbitro di 24 anni, Riccardo Bernardini, che ieri ha vissuto attimi di terrore durante un match del campionato di Promozione.
Il finimondo si è concretizzato al termine della partita Virtus Olympia-Atletico Terranova, un match che è diventato elettrico nei minuti finali quando sono fioccati due cartellini rossi per i padroni di casa e una rete negli istanti di recupero. È in quel momento che è scattata la follia: stando a quanto riportato dal “Corriere dello Sport”, due uomini di 25 e 35 anni, dopo aver scavalcato il recinto che separa gli spogliatoi dal resto della struttura, hanno prima colpito con uno schiaffo
l’arbitro, per poi scaraventarlo a terra, facendogli sbattere la nuca sul cemento. Le conseguenze sono state immediate: il 24enne ha iniziato a perdere sangue e conoscenza, rischiando di soffocare con la propria lingua.
A salvarlo ci ha pensato il massaggiatore del Torrenova, Yuri Alviti – ex capo ultrà della Lazio –, che era stato allontanato dallo stesso arbitro durante la partita e che è giunto subito in soccorso coadiuvato dalla fidanzato del povero direttore di gara, che è un’infermiera. Ospedalizzato e sottoposto a controlli, Riccardo Bernardini ha potuto tirare un sospiro di sollievo.
La madre ha voluto raccontare qualche dettaglio in più dell’aggressione: “Hanno tirato sassi, sono entrati, erano più di due, forse quattro, ma lì a difendere mio figlio non c’era nessuno. Questo è un problema che va risolto: così è una vergogna!”.