Sport, 10 dicembre 2018
Lugano, parla capitan Sabbatini: “Dobbiamo pedalare, questi errori toccano il fattore mentale”
Il numero 14 dei bianconeri è tornato a parlare della sfida pareggiata ieri per 2-2 contro il Sion
LUGANO – È sembrato di assistere a un film già visto ieri pomeriggio a Cornaredo: il Lugano gioca, a tratti domina, si crea un’infinità di palle gol, alcune anche enormi, le spreca e alla fine non riesce a vincere. Lineker diceva che “il calcio è un gioco semplice: in 22 corrono dietro a un pallone e alla fine vince la Germania”… per quanto riguarda il Lugano, potremmo dire che alla fine finisce 2-2. Sì perché sia contro lo Xamax che contro il Sion, i ticinesi hanno davvero avuto le occasioni per conquistare i tre punti, ma alla fine il risultato non ha premiato i loro sforzi.
“Nelle ultime partite non riusciamo a chiudere le contese, sprechiamo troppo – ha spiegato capitan Sabbatini – Le prestazioni ci sono, ma commettere questi errori corrisponde a un limite che poi ci può costare molto e che ci può bloccare mentalmente. Adesso dobbiamo provare a chiudere al meglio a Zurigo, per poi davvero riposare e ricaricare le batterie”.
Non siete neanche fortunati a essere sinceri: gli avversari trovano sempre gli incroci dei
pali…
Anche questo è vero, ma noi dobbiamo fare di più. Se sappiamo che appena tirano trovano gli angoli, allora non dobbiamo farli tirare: dobbiamo lavorare su questo. È un momento in cui gira così, ma dobbiamo pedalare.
Nel primo tempo il Sig. Feday San ha ammonito Junior e te in pochissimi secondi. Cosa è successo?
Gli arbitri devono capire le situazioni: in occasione delle due ammonizioni stavamo perdendo, Junior era arrabbiato con sé stesso, non era né una protesta né una perdita di tempo, io come capitano gli ho parlato in maniera educata e mi ha ammonito lo stesso. Piano piano così ci fanno fuori, io per esempio sono a quota 7 e sono a rischio.
Manca una giornata al termine dell’andata: che bilancio puoi fare di questa prima parte di stagione?
Non possiamo ovviamente essere contenti, anche se siamo in crescita e le prestazioni sono positive. Dobbiamo guardare avanti con fiducia, perché la strada è lunga e da gennaio-febbraio in poi inizia veramente un altro campionato.