Sport, 18 dicembre 2018

Tra penalità esagerate ed errori marchiani: Lugano, maledetta trasferta!

Lo 0-4 incamerato ieri alla Bossard Arena non fotografa assolutamente l’andamento del match: la penalità di Riva, le parate di Stephan e gli errori sotto porta hanno fatto tutta la differenza del mondo

ZUGO – Partiamo da una premessa: perdere a Zugo, contro questo Zugo, contro il suo powerplay e contro uno Stephan in formato saracinesca… ci può stare. Ma farlo come è avvenuto al Lugano ieri sera, fa davvero male e fa arrabbiare. Sì perché i bianconeri, di sicuro non avvezzi a dare spettacolo lontani dalla Cornèr Arena, hanno disputato una signora partita, tenendo testa ai Tori, lottando e facendo a spallate, pur non potendo contare su Merzlikins in porta.

È inutile girarci attorno: sul 4-0 finale pesa come un macigno l’assurda penalità di 5’ fischiata contro Elia Riva quando il risultato era sullo 0-0 e quando le due squadre si stavano sfidando a viso aperto, ma con molta attenzione e con la giusta mentalità. Avessimo preso un neofita del nostro campionato e gli avessimo detto che una squadra occupava la 10a posizione in classifica e l’altra la 1a si sarebbe fatta una risata, perché per lunghi tratti la differenza tra le due compagini non si è praticamente vista.

Il buon Müller ha avuto il suo ben da fare, ma anche Stephan ha dovuto superarsi in qualche caso per tenere
a bada la voglia di un Lugano che sembrava essere uscito col piglio giusto dalla pausa per le nazionali. Poi per carità, i bianconeri hanno avuto il demerito di incassare due gol in rapida successione nel secondo periodo, non sono riusciti a fare breccia nelle tante occasioni avute e sciupate, ma nulla toglie che quel “colpo di bastone” chiamato ai danni di Riva abbia indirizzato un match che i bianconeri avrebbero anche potuto far loro. Senza tener conto di alcune chiamate non arrivate, come nel caso della carica da tergo alla balaustra di Diaz…

Il 4-0, come detto, non è veritiero: le ultime due reti sono giunte, infatti, nel finale quando il Lugano – dopo aver pressato per quasi tutto il terzo tempo – si è trovato sbilanciato per cercare di riaprire una contesa.

Ora però urge voltare pagina: a metà stagione Chiesa e compagni sono decimi, Ireland, stando alla dirigenza non è in discussione, e all’orizzonte si inizia a vedere la trasferta di Langnau. Se non dovesse arrivare una vittoria sabato, ecco che allora tutto il castello di parole, di rassicurazioni e di buone intenzioni potrebbe cadere…

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