Sport, 03 febbraio 2019

DS e dirigenza sulla graticola: i tifosi non hanno dubbi

Ben il 61% dei votanti ha indicato nella società il vero problema del Lugano che sta faticando in maniera marcata in questo campionato

LUGANO – Non è certo il campionato che tutti si aspettavano dalle parti della Cornèr Arena. Reduci dalla finale persa a gara-7 lo scorso aprile, ci si attendeva una stagione ricca di successi, di fame, di grinta sulle rive del Ceresio, e invece a poche partite dalla fine della regular season Chiesa e compagni devono e dovranno lottare con tutte le loro forze se vorranno entrare nelle fantastiche otto che si contenderanno il titolo.

Non sarà un febbraio facile, è inutile negarlo: il calendario, forse, potrebbe dare una mano ai bianconeri, ma ogni singolo passo falso potrebbe costare caro. Qualche giorno fa vi abbiamo chiesto quale sia il vero problema del Lugano: la squadra, l’allenatore o la dirigenza.

Stando al risultato del sondaggio, emerge un’idea abbastanza forte che aleggia nella testa dei tifosi luganesi: il dito viene infatti puntato principalmente sulla società e il suo immobilismo.

Vuoi perché il DS Roland Habisreutinger è da sempre nell’occhio del ciclone della critica (a volte però risulta anche un bersaglio troppo facile e comodo da colpire, senza però andare veramente a capire a fondo le cose), vuoi perché la gestione del presente e del futuro di Ireland non
è stato gestita al meglio o vuoi perché non si è intervenuti sul mercato, cercando di rafforzare un parco stranieri deludente, bel il 61% dei votanti non ha avuto dubbi, accentrando la colpa di questo campionato difficile sui vertici societari.

Il restante 39% si è diviso quasi equamente: per il 21%, infatti, anche Greg Ireland ha le sue colpe, dovute alle scelte prese, alle penalità incassate, alla gestione della rosa non certamente di primo livello, senza dimenticare che a volte il suo messaggio sembra far fatica a passare. In effetti la sua più grande virtù è sempre stata quella di saper motivare, di saper comunicare con la squadra, ma se il gruppo spesso e volentieri sembra perdersi, qualcosa evidentemente non va.

Il gruppo appunto: per il 18% dei votanti, il vero problema è proprio la squadra. Una squadra che vive sulle montagne russe, che una volta fa spalancare gli occhi vincendo per esempio a Bienne e a Zugo, per poi raccogliere solo fischi, disputando 60’ osceni come contro il Langnau. Una squadra che su tutto l’arco dell’anno incappa in errori grossolani e marchiani, inconcepibili per un team che, dopo il cazzotto subito dai Lions, voleva rialzarsi con molta più fame e cattiveria.

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