Svizzera, 05 febbraio 2019
In 30 anni i detenuti sono aumentati del 50%. Gli svizzeri rappresentano il 24% dei carcerati
In quasi 30 anni, dal 1988 al 2017, il numero di penitenziari in Svizzera è diminuito del 30 per cento, ma la loro capienza è aumentata del 37 per cento. Questo per far fronte al considerevole aumento dei detenuti (del 50 per cento). Secondo i dati pubblicati oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST) dai 70 detenuti ogni 100mila abitanti del 1988 si è infatti passati a quota 82 carcerati sul medesimo campione.
In 29 anni, la percentuale di Svizzeri in carcerazione preventiva o di sicurezza è stata in media del 24%. Gli stranieri domiciliati in Svizzera e quelli residenti all’estero rappresentano rispettivamente il 31% e il 45% del totale.
Il numero di detenuti aumenta della metà
Tra il 1988 e il 2017 la popolazione carceraria è passata da 4621 a 6907 persone (+50%). Nel 2017 il numero di persone in regime di esecuzione di pena o di misura era di 899 in più rispetto al 1988 (+32%). In termini percentuali, l’esecuzione anticipata di pene e misure e quella di misure coercitive, secondo la legge sugli stranieri, hanno segnato gli incrementi maggiori con rispettivamente 765 e 197 detenuti in più (+282% e +328%).
Meno stabilimenti, ma più grandi
Il numero di stabilimenti di privazione della libertà in Svizzera è passato da 152 a 106 (–30%). Quelli piccoli hanno gradualmente chiuso: nel 1988, uno stabilimento carcerario su tre aveva meno di dieci posti, mentre nel 2017 rappresentavano solo l’8% di tutti gli stabilimenti penitenziari. Al contrario, a essere in grado di ospitare più di 100 detenuti nel 2017 era circa un quarto degli stabilimenti carcerari svizzeri, contro non
più del 9% di essi nel 1988. La loro capienza è aumentata di oltre 2000 posti (+37%) in 30 anni (da 5487 a 7489 posti). Nel 1988 i posti di detenzione erano 83 per 100 000 abitanti, passati a 89 nel 2017.
Le carcerazioni preventive rimangono stabili
Il numero di persone in carcere preventivo è rimasto relativamente stabile negli ultimi 30 anni, passando da 1279 (nel 1989) a 2097 persone (nel 2013) per l’intera Svizzera. Rispetto al totale dei detenuti, questa categoria ha rappresentato in media il 31% tra il 1988 e il 2017.
Qui di seguito, il numero medio di persone in carcerazione preventiva e di sicurezza è esaminato in relazione a ciascuno dei tre decenni precedenti, vale a dire tra il 1988 e il 1997, tra il 1998 e il 2007 e infine tra il 2008 e il 2017. Nel primo decennio, gli Svizzeri in carcerazione preventiva erano il 31% del totale di persone in questo tipo di detenzione (nel 1989 erano addirittura il 44%).
Gli stranieri residenti in Svizzera (compresi i richiedenti l’asilo) e gli stranieri residenti all’estero rappresentavano rispettivamente il 28 e il 41% del totale. Nel secondo decennio, la quota di detenuti svizzeri è scesa di 11 punti, attestandosi al 20%. Entrambe le categorie di stranieri sono aumentate: gli stranieri residenti in Svizzera erano il 37% mentre quelli residenti all’estero il 43%. Infine, nel corso del terzo decennio, la quota di detenuti svizzeri è rimasta stabile al 20%.
La percentuale di detenuti stranieri residenti in Svizzera rappresentava il 28% del totale (come nel primo decennio), mentre i detenuti stranieri residenti all’estero costituivano più della metà del totale (52%).