Sport, 17 marzo 2019
“Gara-4 la fotografia della stagione. Muoversi sul mercato? Sono cose del DS ma ci abbiamo provato… E su Ireland..”, parla Vicky Mantegazza
La presidente del Lugano è intervenuta dopo l’eliminazione subita nei quarti di finale dallo Zugo che anche ieri si è imposto alla Cornèr Arena
LUGANO – Iniziata male e finita, nonostante grinta e orgoglio, anche peggio con un secco 0-4 incassato nella serie dei quarti di finale contro lo Zugo. Certo ieri sera i bianconeri meritavano qualcosa in più, anche se senza powerplay difficilmente puoi andare avanti, ma è innegabile che da settembre ad ora la truppa di Ireland non ha mai convinto, non ha mai trovato la costanza, tanto da rischiare di finire la stagione facendo i playout. Evitata quell’onta, ieri sera è arrivata l’eliminazione chiara e perentoria nei quarti di finale. Un’eliminazione che ha ferito e non ha lasciato indifferente anche la presidente, Vicky Mantegazza.
“Non sto certamente bene, uscire così fa male – ha esordito la tifosa numero 1 dei bianconeri – Fa male uscire dopo aver visto la squadra finalmente lottare davanti a un pubblico che non ci ha mai abbandonati. Avrei voluto poter dare qualcosa di più”.
Sotto per 0-3, avete reagito, ma era troppo tardi…
Questa serie è la fotografia della stagione, durante la quale abbiamo assistito a match inguardabili e subito dopo a partite giocate con grande vigoria e intensità. Ora ci prenderemo del tempo, chiariremo le idee e decideremo sul da farsi.
Fosse arrivata prima questa stagione, magari…
Questa squadra purtroppo ci ha mostrato cose egregie e altre assolutamente ingiustificabili da settembre ad ora.
Perché nei momenti di basso non siete intervenuti? Magari cambiando head coach? O ingaggiando uno straniero?
Abbiamo deciso di finire con lo stesso allenatore, perché era ora di cambiare quest’abitudine e volevamo che la squadra si prendesse le sue responsabilità. Per quanto concerne lo straniero… il mercato era povero quando siamo intervenuti, inoltre siamo anche
stati sfortunati con gli stranieri. È vero, magari ci potevamo muovere prima e altre squadre sono riuscite a trovarlo qualche mese fa… andremo a imparare da loro!
Non era il caso di muoversi prima sul mercato degli stranieri?
Ne avevamo cinque e purtroppo tutti più o meno hanno avuto dei problemi. Queste sono cose del DS, ma quando il DS si è mosso il mercato era povero. Se avesse trovato uno straniero adatto a noi, si sarebbe valutata la possibilità o meno.
Cosa può succedere da ora in poi?
Ne parleremo e prenderemo delle decisioni.
Con la curva si è creata una frattura, dimostrata anche da alcuni striscioni apparsi in curva: questo ti fa riflettere sul tuo futuro?
Parto dal principio che non ho visto nulla, ma io non ho nulla contro la curva. Magari loro hanno un problema con me, ma io li ringrazio per ciò che ci danno: possono mettere tutti gli striscioni che vogliono, mi dispiace che non abbiano capito da che parte sto, ma cercherò di farmi perdonare al più presto.
Parlare di futuro di allenatore e DS… è prematuro?
Assolutamente sì. Le decisioni vanno prese a mente fredda. Dobbiamo discutere anche con Ireland, non posso dire molto di più.
Cereda si è sfogato contro gli arbitri… visti questa sera, ti senti di dire qualcosa?
Degli arbitri non parlo più, anche perché più le cose si dicono più ti prendono in giro. Il Ticino merita rispetto e sono d’accordo con Cereda da anni!
Dovete salutare Elvis…
Nono solo a lui, anche Gregory, Seba e altri giocatori. Gli auguro tanta fortuna, di rivederlo il più tardi possibile ma di ricordarsi che Lugano è casa sua.