Mondo, 11 aprile 2019
Brescia, clandestino abusa di una bambina di 3 anni
È un autentico orrore quello avvenuto all’interno di un’abitazione di Brescia, dove bambina, figlia di 3 anni di una coppia di nigeriani è stata violentata da un connazionale, amico della famiglia.
Stando alla ricostruzione degli inquirenti, il gravissimo episodio, ripreso da “Il Giornale”, ha avuto luogo lo scorso sabato. Il nigeriano, che si era recato nell’appartamento per fare visita ad un parente della bambina, ha approfittato della situazione per trascorrere parecchio tempo da solo con la piccola. In quelle ore è avvenuta la violenza.
È stato il pianto della bambina a richiamare l’attenzione del padre che, insospettito dal comportamento della figlia, ha deciso di portarla in un’altra stanza e di tenerla lontana dall’ospite.
L’abuso, tuttavia, era ormai già stato commesso e, qualche ora più tardi, è stata la mamma della piccola a comprendere la gravità della situazione. Mentre aiutava la bambina a cambiarsi per andare a dormire, si è infatti resa conto della presenza di evidenti tracce ematiche sulla biancheria e sulle parti intime della figlia la quale, fra l’altro, lamentava anche dolore durante la minzione.
Le forze dell'ordine sono subito
state allerate e sono prontamente accorse sul posto.
La polizia ha provveduto a chiamare un’ambulanza, affinché la vittima venisse trasportata al pronto soccorso pediatrico di Brescia, per poi ascoltare il racconto dei genitori.
Questi ultimi hanno subito fatto il nome del nigeriano, riferendo agli inquirenti quello che era successo nel pomeriggio. Le forze dell'ordine si sono pertanto attivati per rintracciare luomo, che aveva trovato rifugio all’interno dell’abitazione di sua sorella, poco lontano da Brescia.
Al momento dell'arresto il nigeriano ha opposto una strenua resistenza, reso ancor più difficoltoso dal fatto che l'uomo era ubriaco. Dopo una violenta colluttazione, durante la quale alcuni agenti sono stati colpiti da calci e pugni, il nigeriano è stato immobilizzato ed ammanettato.
Condotto negli uffici della caserma per le pratiche di identificazione, il soggetto è risultato essere un 22enne clandestino. Accusato di violenza sessuale su minore, si trova ora in carcere, misura poi convalidata dalle autorità giudiziarie.
I medici hanno successivamente confermato l’abuso, in quanto i genitali della piccola presentavano evidenti traumi, segno inequivocabile dell’avvenuta violenza.