Il 19 Maggio prossimo si andrà a votare su un tema sempre molto dibattuto, ossia quell relativo alla riforma fiscale. La RFFA, Riforma Fiscale e Finanziamento dell’AVS, racchiude in se due temi molto importanti a livello Svizzero. Il primo macrotema riguarda l’adeguamento del quadro giuridico fiscale, in quanto il sistema attualmente in vigore non è più accettato a livello internazionale. L’abolizione, obbligata, degli statuti speciali federali in tema di tassazione andrà ad impattare circa 24'000 aziende che commerciano i propri beni in tutto il mondo. Gli scambi commerciali sono importantissimi per mantenere l’attuale livello di occupazione e di benessere dell’economia Svizzera. Nel 2018 si sono attestati oltre i CHF 200 Miliardi un surplus commerciale di CHF 31.3 Mia.
E’ quindi importante che la Svizzera si allinei agli standard internazionali che hanno come obbiettivo la limitazione della pianificazione fiscale aggressiva da parte delle aziende, per non veder pregiudicata la sua attività di commercio e di conseguenza il lavoro e la propria crescita economica. Le nuove norme sono peggiorative per le attuali società a tassazione speciale e pertanto il Consiglio federale ha previsto l’introduzione di alcuni pacchetti a favore dell’innovazione (Patent box e Super deduzione), già in vigore nei paesi limitrofi, che vanno a mitigare lo shock fiscale che queste aziende subiranno nel passaggio da tassazione privilegiata a tassazione ordinaria.
In uno studio effettuato nella mia tesi di master presso l’università di Zurigo, se la riforma fiscale dovesse essere bocciata, ho stimato sulla base dei dati dei maggiori Cantoni svizzeri che avremmo una diminuzione di circa 125 Miliardi annui nelle entrate della confederazione, pari a circa il 20%