Per la Lega dei Ticinesi il fallimento del referendum contro la riforma fiscale sarebbe "un clamoroso smacco" per la sinistra ticinese. In un comunicato, il movimento di Via Boglia ritiene che l'insufficiente numero di firme raccolto dai promotori del referendum è un segno che i ticinesi sono a favore di una fiscalità più leggera e non vogliono che continui "l'immobilismo politico" in questo ambito. "I ticinesi si rendono conto che lasciare qualche soldo in tasca in più ai cittadini ed alle imprese è una necessità e che l’immobilismo politico che ha fatto precipitare il nostro Cantone in fondo alla classifica nazionale della concorrenzialità fiscale non può proseguire ad oltranza" si legge nel comunicato.
Ora che la riforma fiscale è diventata realtà la Lega chiede che si proceda con sgravi fiscali al ceto medio, alle persone singole ed alle aziende familiari e che questa riforma (definita "riformetta") dev'essere solo il primo passo verso una fiscalità più leggera.
Di seguito il comunicato stampa integrale della Lega dei Ticinesi:
Riforma fiscale: clamoroso smacco per la sinistra
Il fallimento del referendum contro la riforma fiscale cantonale è un clamoroso smacco per la sinistra
rossoverde partito delle tasse. Il tentativo del comitato referendario di attribuire alle condizioni meteo la responsabilità del flop è a dir poco ridicolo.
Evidentemente i ticinesi si rendono conto che lasciare qualche soldo in tasca in più ai cittadini ed alle imprese è una necessità, e che l’immobilismo politico che ha fatto precipitare il nostro Cantone in fondo alla classifica nazionale della concorrenzialità fiscale non può proseguire ad oltranza, altrimenti le conseguenze rischiano di essere nefaste anche in termini di perdita di gettito (partenza di buoni contribuenti).
Dall’ultima riforma fiscale sono infatti passati ben 17 anni. La Lega dei Ticinesi si attende ora che il DFE si metta subito al lavoro per presentare al più presto una nuova Legge tributaria (come promesso nel Messaggio governativo sul pacchetto fiscale) che preveda sgravi fiscali al ceto medio, alle persone singole ed alle aziende familiari.
Che nessuno, in particolare ai vertici del DFE, si immagini di aver già “fatto i compiti” per tutta la legislatura. L’attuale “riformetta” è – e deve essere – solo il primo passo!
Lega dei Ticinesi