Mondo, 22 maggio 2019

Isabella Tovaglieri si racconta: "Stavolta l'Europa la cambiamo davvero".

"Stavolta l'Europa la cambiamo davvero". A dircelo, con lo sguardo di una 31enne determinata e con le idee chiare, è Isabella Tovaglieri, vicesindaco di Busto Arsizio e candidata per la Lega alle elezioni europee nel collegio Nord-ovest, che comprende Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria.

Perché Isabella Tovaglieri ha deciso di correre per il Parlamento Europeo?

"La proposta della mia candidatura è arrivata dalla Lega Giovani, il movimento giovanile nel quale sono attiva da sempre. È stato per me un onore, perché sento che questa sfida non è individuale ma collettiva, con tutta la comunità dei giovani che mi sostiene, così come è per me un grande orgoglio essere l'unica candidata in rappresentanza della Provincia di Varese, un territorio che per la Lega ha un'importanza speciale. Credo di poter portare a Bruxelles un po' di sfrontatezza, tipica dei giovani, ma anche 8 anni di esperienza amministrativa nella mia città, prima come consigliere comunale e poi come assessore all'urbanistica e vicesindaco".

Lei a Bruxelles ci è già andata, il 25 aprile, giorno della Liberazione in Italia, per fare campagna elettorale. Come mai?

"Sono stata in visita al mercato di Molenbeek, il quartiere di Bruxelles che è l'emblema della crescente islamizzazione dell'Europa. Nel pieno della "capitale" dell'Unione Europea, a due passi dalle sedi istituzionali, trovarsi a passeggiare in compagnia di donne tutte velate mi ha fatto capire la portata del problema e l'urgenza di affrontarlo. Non possiamo accettare che nel cuore dell'Europa ci sia una capitale che tra 10 anni avrà una maggioranza di abitanti di fede musulmana, e non lo dicono i sovranisti ma il leader del Partito Islamico belga. È ora che l'Europa ne prenda coscienza e si risvegli dal torpore della dittatura del politicamente corretto e della retorica pro-migranti: dobbiamo riprenderci la nostra Europa e difendere i valori e i principi della civiltà occidentale".

Come intendete cambiare l'Europa?

"La prima missione è sfidare e combattere la rassegnazione di chi pensa che nulla possa cambiare. Stavolta i partiti sovranisti possono veramente far sentire la loro voce e contare nel prossimo Parlamento Europeo, per scardinare il sistema
ingessato di potere tra popolari e socialisti che ci ha consegnato un'Euro-carrozzone caratterizzato da vincoli e regole assurde, da un'austerità ottusa e dominato da Francia e Germania. Il nostro obiettivo è ribaltare i tavoli e rivedere i trattati per concretizzare una vera Europa dei popoli".

Ce la farete anche se le proiezioni danno i partiti europeisti sempre in maggioranza?

"Anche in Italia la Lega con il 17% alle elezioni è riuscita a bloccare gli sbarchi e a portare a casa una serie di provvedimenti strategici, come i decreti sicurezza, la Flat Tax e la legge sulla legittima difesa. Contiamo di creare lo stesso effetto anche a Bruxelles. Se i cittadini ci sostengono, noi ci siamo, e l'Europa la cambiamo davvero".

Ma cosa può fare in concreto una giovane di 31 anni al Parlamento Europeo?

"È soprattutto per la mia generazione che questa Europa va cambiata. Siamo di fatto "nativi" europei, entrati nella maggiore età con l'euro e con il trattato di Maastricht, e non possiamo arrenderci al fatto che l'Unione Europea rimanga questo "mostro" impersonale e burocratico che appare più attento ai decimali del rapporto Deficit/PIL che non al numero dei nostri giovani che espatriano, solo lo scorso anno 160mila italiani trasferiti all'estero, e della disoccupazione giovanile, che è sopra il 30% in Italia. Ai nostri giovani dobbiamo dare la speranza di potersi costruire una vita. Di questo dovrebbe occuparsi l'Unione Europea, prima che dell'ora legale".

Quali relazioni prospetta tra la Lombardia e il Canton Ticino?

"Tra Lombardia e Canton Ticino ci sono rapporti molto stretti ed è giusto che sia così. Lo spirito è quello del pragmatismo che ha caratterizzato anche gli ultimi faccia a faccia tra i rappresentanti delle due istituzioni, che hanno rilanciato la necessità di una solida cooperazione transfrontaliera: l'obiettivo comune deve essere quello di risolvere assieme i problemi delle nostre comunità. Tanto più se consideriamo la fortissima rete di relazioni che c'è tra le due regioni: il fatto che si stiano sempre più potenziando anche i collegamenti ferroviari per una migliore accessibilità reciproca dimostra che quella del dialogo è la strada migliore da seguire".

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