Sport, 24 maggio 2019

Maledetti 4 decimi! Un sogno svanito, Super Genoni non basta

Il Mondiale della Nazionale si è chiuso ieri sera con la sconfitta subita contro il Canada: il pareggio arrivato a un battito di ciglia dalla terza sirena è stato fondamentale

KOSICE (Slovacchia) – La storia dello sport è piena di sconfitte o vittorie ribaltate negli ultimi minuti o secondi: lo United nel ’99 vinse una Champions League, segnando 2 reti al Bayern Monaco nei minuti di recupero quando perdeva 0-1, la Francia vinse un Europeo nel 2000 pareggiando contro l’Italia a 20” dalla fine dei regolamentari, il Lugano qualche anno fa vinse un derby a 1 decimo di secondo dalla fine dell’overtime, ma quando una beffa del genere la subisci tu… l’amaro in bocca è enorme e quella sensazione di sudore freddo fa fatica ad andarsene.

Ora questa sensazione la conoscono purtroppo bene anche Patrick Fischer e tutta la sua truppa, così come tutti i tifosi svizzeri, dopo il clamoroso KO incassato ieri per 3-2 contro il Canada nel quarto di finale del Mondiale. Per carità, perdere contro i canadesi non è certo una beffa o un qualcosa di cui vergognarsi, ma ciò che fa male è come è arrivata la sconfitta: il 2-2 di Severson, giunto al 59’59”60, difficilmente ce lo dimenticheremo.

Queste partite sicuramente possono aiutare a crescere, anche in vista del Mondiale casalingo dell’anno prossimo, ma è innegabile che in questo momento abbiamo tutti negli occhi la prestazione offerta dalla
Svizzera ieri. Ottima in powerplay (finalmente), la Nazionale aveva anche potuto riabbracciare Hirschier, -  finalmente in gol contro una delle big dell’hockey mondiale –, aveva potuto avvalersi del sacrificio e della voglia di lottare del gladiatore Scherwey, e soprattutto si era aggrappata a un sontuoso Genoni che meriterebbe una statua seduta stante. Ma è anche evidente che questa Svizzera deve cambiare e migliorare tanti piccoli dettagli: che avremmo dovuto soffrire contro i canadesi era già stato messo in preventivo, ma il forecheck, il lavoro negli slot e alcuni altri particolari devono essere sistemati in vista del 2020.

Avessimo vinto saremmo tutti a festeggiare e a pensare alla Russia e a una delle due finali da disputare tra sabato e domenica, ma è anche vero che i canadesi ci hanno messo troppa pressione e, se vuoi lottare per vincere un Mondiale, non puoi assolutamente permetterti di subire in 5 contro 5 come se fossi in boxplay. Un boxplay che ieri è stato assolutamente soddisfacente, tanto da fermare uno dei powerplay più forti al mondo.

Ora però, proviamo a tirare il fiato, godiamoci questa fase finale del Mondiale e iniziamo a preparare in maniera precisa e puntigliosa all’appuntamento iridato che ospiteremo fra 12 mesi in casa.

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