Sono trascorsi 30 anni da quando è nata la Federazione ticinese Dart e Footbalino, una polisportiva che annovera giocatori di freccette e giocatori di quello che un tempo era denominato “calcio balilla”. Ancora oggi ci sono contenziosi aperti sulla definizione quest’ultima disciplina. Alcuni, tanto per chiarire, si ostinano a chiamarla trottolino. Ma tant’è: la realtà ci dice che oggi questi sport conosciuti solo marginalmente dai più, stanno crescendo in modo esponenziale, sospinti dalla passione e dall’allegria dei suoi praticanti che si possono incontrare nella stragrande maggioranza dei casi nei bar o nei ritrovi del Cantone e della Mesolcina. Nei quali si organizzano tornei, campionati o semplici sfide fra amici o amiche.
“Due sport che aggregano e creano entusiasmo”, ci dice il presidente del club Gianni Baldassari, che il Mattino della Domenica ha incontrato nei giorni scorsi per cercare di capire i motivi di questa crescita e per parlare, in generale, delle due discipline.
Presidente: le freccette e il footbalino sono ritenuti sport minori. Eppure negli ultimi anni sono cresciuti…
Non pretendiamo certo di essere al centro dell’attenzione, al pari di altri sport come l’hockey, il calcio o il basket. Ci mancherebbe. Sappiamo benissimo cosa siamo. Tuttavia posso dirle che queste due discipline stanno facendo proseliti un po’ ovunque e il Ticino è una delle piazze che col tempo ha imparato a conoscere meglio ed apprezzare il valore delle due discipline di cui stiamo parlando. Adagio adagio, ci siamo ritagliati un piccolo spazio e intendiamo sfruttarlo al meglio. Un dato, che basta, per capire il nostro crescendo: nella Svizzera Italiana ci sono oltre 500 iscritti, alcuni dei quali provengono anche da Oltre Gottardo e dalla vicina Lombardia.
Prima in Ticino si organizzavano solo tornei di footbalino. Poi è entrato in scena anche il Dart…
Dal 1989 appunto, quando si è capito che anche le freccette stavano riscontrando parecchio successo. E negli Anni Novanta c’è stato il primo boom. Era la novità e le squadre iscritte erano
“Due sport che aggregano e creano entusiasmo”, ci dice il presidente del club Gianni Baldassari, che il Mattino della Domenica ha incontrato nei giorni scorsi per cercare di capire i motivi di questa crescita e per parlare, in generale, delle due discipline.
Presidente: le freccette e il footbalino sono ritenuti sport minori. Eppure negli ultimi anni sono cresciuti…
Non pretendiamo certo di essere al centro dell’attenzione, al pari di altri sport come l’hockey, il calcio o il basket. Ci mancherebbe. Sappiamo benissimo cosa siamo. Tuttavia posso dirle che queste due discipline stanno facendo proseliti un po’ ovunque e il Ticino è una delle piazze che col tempo ha imparato a conoscere meglio ed apprezzare il valore delle due discipline di cui stiamo parlando. Adagio adagio, ci siamo ritagliati un piccolo spazio e intendiamo sfruttarlo al meglio. Un dato, che basta, per capire il nostro crescendo: nella Svizzera Italiana ci sono oltre 500 iscritti, alcuni dei quali provengono anche da Oltre Gottardo e dalla vicina Lombardia.
Prima in Ticino si organizzavano solo tornei di footbalino. Poi è entrato in scena anche il Dart…
Dal 1989 appunto, quando si è capito che anche le freccette stavano riscontrando parecchio successo. E negli Anni Novanta c’è stato il primo boom. Era la novità e le squadre iscritte erano
una novantina… Tornando ai giorni nostri: il Dart ha sopravanzato il footbalino per interesse e iscritti.
La Federazione ticinese non è ferma però alle mura domestiche…
Faccio notare che la nostra federazione fa parte di quella svizzera e naturalmente anche di quella internazionale. Siamo aperti al mondo, insomma. Ma non solo: annualmente organizziamo diversi tornei, alcuni dei quali fra i più prestigiosi in campo rossocrociato.
I vostri sono giochi prevalentemente da bar. Un limite o un vantaggio?
Sicuramente un vantaggio. In primo luogo perchésono aggregativi. Nei “teatri” di gara si possono coltivare amicizie e tessere contatti anche importanti. Il tutto in un contesto inevitabilmente competitivo. Quasi sempre il gerenteo il padrone del locale è un appassionato di freccette o di footbalino e ciò naturalmente aiuta la crescita. In Ticino aumentano i giocatori e pure le richieste per entrare nella nostra federazione. Si gioca da Sud a Nord, con grande passione e aggiungerei allegria.
La Federazione ticinese non è ferma però alle mura domestiche…
Faccio notare che la nostra federazione fa parte di quella svizzera e naturalmente anche di quella internazionale. Siamo aperti al mondo, insomma. Ma non solo: annualmente organizziamo diversi tornei, alcuni dei quali fra i più prestigiosi in campo rossocrociato.
I vostri sono giochi prevalentemente da bar. Un limite o un vantaggio?
Sicuramente un vantaggio. In primo luogo perchésono aggregativi. Nei “teatri” di gara si possono coltivare amicizie e tessere contatti anche importanti. Il tutto in un contesto inevitabilmente competitivo. Quasi sempre il gerenteo il padrone del locale è un appassionato di freccette o di footbalino e ciò naturalmente aiuta la crescita. In Ticino aumentano i giocatori e pure le richieste per entrare nella nostra federazione. Si gioca da Sud a Nord, con grande passione e aggiungerei allegria.
Il gioco delle freccette, malgrado non sia fra i più popolari, è molto datato…
Esatto. Fu inventato dai marinai inglesi, i quali per ammazzare il tempo durante le lunghe trasversate oceaniche, lanciarono questo gioco sulle navi su cui si erano imbarcati (sembra che si scommettesse pure ndr). Uno sport antico, insomma, senza troppe regole e facilmente…giocabile.
La festa del prossimo 5 ottobre sarà dunque una buona occasione per stilare dei bilanci…
Trent’anni non sono pochi. Abbiamo passato dei buonissimi momenti e anche qualche difficoltà. Tuttavia grazie al grande impegno di tutti, e in particolare del nostro comitato, siamo riusciti a creare una struttura solida e direi anche efficace. Spero che la gente possa venire alle nostre celebrazioni per vedere l’entusiasmo e l’impegno dei singoli gareggianti. Basta questo per capire il valore di questi sport.
MDD