TICINO - Il tema dei premi di cassa malati torna al centro del dibattito politico ticinese. In un intervento pubblico, il consigliere nazionale Piero Marchesi sostiene che puntare il dito contro Berna non sia più sufficiente e che la responsabilità principale ricada sul Cantone.
Marchesi richiama i dati ufficiali sui costi sanitari pro capite: «Ticino: 5’890 franchi (il valore più alto della Svizzera). Media svizzera: 4’720 franchi. Grigioni: circa 4’500 franchi». Una differenza che, secondo l’esponente UDC, pesa direttamente sui premi pagati dalle famiglie ticinesi.
Il Ticino, osserva Marchesi, «costa 1’170 franchi in più della media svizzera e oltre 1’300 franchi in più dei Grigioni». Tra le cause individua una sovraofferta generalizzata, con «troppi medici, troppi ospedali, troppa fisioterapia (70% in più della media CH)» e un uso eccessivo dei pronto soccorso, a differenza di altri Cantoni che, pur con le stesse regole federali, hanno contenuto i costi.
Da qui l’elenco di proposte UDC: un EOC più indipendente dalla politica, una gestione senza “paracadute finanziari”, una pianificazione ospedaliera più razionale, moratorie per limitare nuovi centri medici, pronto soccorso meno abusati e sussidi RIPAM più mirati. La conclusione è netta: «È il momento di agire, non di lamentarsi».





