Opinioni, 02 settembre 2019
"Sull'aeroporto non alziamo bandiera bianca"
Il futuro dello scalo di Lugano-Agno si sta discutendo attraverso la stampa e i media anziché nelle sedi opportune. A breve la commissione della gestione di Lugano si riunirà e finalmente ci sarà il tempo e lo spazio di poter discutere del Messaggio Municipale.
Il Consiglio di Stato ha manifestato la sua disponibilità a sostenere il rilancio dello scalo proponendo al Gran Consiglio la richiesta di intervenire al risanamento di LASA (Lugano Airport SA) tramite una partecipazione al capitale azionario che passerà da 12.5% al 40%. In passato tanti avevano chiesto al cantone di fare la sua parte e credo che con questo messaggio è stato fatto un passo decisamente importante.
Insieme al collega F.Unternährer sono stato il relatore del rapporto del precedente messaggio concernente la richiesta di credito per la costruzione di due hangar e la sistemazione del parcheggio. Ero assolutamente favorevole al mantenimento del nostro scalo nel 2018 e lo continuo ad essere oggi, malgrado le negative vicissitudini e le sconfortanti notizie che sono giunte durante questi ultimi mesi. Il nostro scalo si contraddistingue per riuscire a rispondere alle esigenze dell'utenza dell'aviazione generale e di quella dei voli di linea. È doveroso ricordare anche l'indotto che viene generato dall'attività
aeronautica, non solo in termini di posti di lavoro, ma anche considerando il fatto che vi sono molte aziende che hanno avviato la loro attività sul nostro territorio grazie al fatto di poter contare su un vicino e comodo aeroporto. Con i voli di linea si collega il Ticino a Zurigo per poi proseguire in tutto il mondo, con i voli privati si raggiungono tutte le destinazioni.
È sbagliata la percezione per la quale il nostro scalo debba diventare il nuovo Heathrow. Vanno fatti i passi necessari affinché si possa avere un'infrastruttura moderna. Innanzitutto reintroducendo la rotta Lugano-Ginevra , successivamente ammodernando il sistema di avvicinamento e il terminal e aumentando la capacità degli hangar per laviazione generale in modo da aumentare i ricavi. L'allungamento della pista permetterebbe di far atterrare velivoli più capienti e di conseguenza attirare nuove compagnie.
A mio avviso non è ancora arrivato il momento di alzare bandiera bianca ed arrendersi, lo dobbiamo a tutti i collaboratori e le famiglie che dipendono dallo scalo. La politica non deve far passare troppo tempo, più tempo faremo passare e più difficile sarà trovare investitori e privati interessati.
Andrea Sanvido, consigliere comunale a Lugano per la Lega