Sport, 04 ottobre 2019

Il gol resta un tabù, ma il Lugano in Europa si scopre ancora una squadra

La buona prestazione dei bianconeri contro la Dinamo Kiev ridà fiato a Celestini e ai suoi. La prova del nove però è attesa domenica a Sion

SAN GALLO – Sarà che l’aria europea è più frizzante e il calcio del Lugano si addice di più al contesto internazionale che al nostro campionato, ma ancora una volta l’Europa League ha ridato fiato e forse fiducia al gruppo bianconero, nonostante la vittoria non sia arrivata neanche questa volta. Lo 0-0 maturato ieri a San Gallo contro la Dinamo Kiev, sicuramente la squadra più forte del girone, è stato il frutto di un gran bel gioco, di tante belle verticalizzazioni e giocate interessanti, ma il vero problema di questa squadra riguarda il gol: solo 1 rete nelle ultime 6 partite, 0 in 180’ di Europa League, al netto delle due traverse a colpo sicuro centrate al Kybunpark.

Certamente la cattiva sorte ci ha messo lo zampino, così come è altrettanto vero che Baumann nella fredda serata di San Gallo è stato determinante in più di un’occasione, ma ciò non toglie che se c’era una squadra che ai punti meritava di portare a casa la posta piena, questa era il Lugano. La grinta non è mancata, così come il carattere e
la capacità tattica di gestire un possesso palla intelligente per premiare le veloci ripartenze, ma ancora una volta il tabellino finale ha parlato chiaro: 0 gol realizzati. Come diciamo sempre, il bicchiere va guardato mezzo pieno e questa prestazione deve permettere a tutto il gruppo luganese di guardare al futuro con maggior fiducia e convinzione, auspicando di poter ripartire da questo pareggio per rilanciare le quotazioni della squadra e dello stesso Fabio Celestini.

È innegabile che a Losanna e contro lo Xamax il Lugano abbia disputato due partite senza logica e assolutamente fuori da ogni schema logico, due controprestazioni che hanno fatto arrabbiare tutti, ma è altrettanto vero che anche ieri sera i bianconeri si sono creati diverse occasioni, ma in questo periodo Junior, Holender e compagni proprio non riescono a fare centro. Ci sarebbe da preoccuparsi se i ragazzi di Celestini non riuscissero neanche a impensierire il portiere avversario… c’è da insistere e da credere nel lavoro e nelle indicazioni del mister, sempre se dopo Sion sarà ancora lui al timone della squadra.

Guarda anche 

“Mettevo la gonna e dicevano che ero gay: ho sofferto”

BOLOGNA (Italia) – Dopo l’esperienza in MLS, con la maglia del Toronto, Federico Bernardeschi ha deciso di tornare in Serie A, dove aveva già vestito l...
03.10.2025
Sport

Il Valencia porta Netflix in tribunale!

VALENCIA (Spagna) – Nuovo polverone nel mondo del calcio, questa volta a Valencia: il club iberico ha deciso di fare causa a Netflix per quelle che ritiene essere d...
02.10.2025
Sport

Il Lugano è ancora convalescente, l’Ambrì prova a rialzarsi

LUGANO – Il Lugano arrivava al derby dopo la prima vittoria esterna, a Rapperswil, e con un po’ più di fiducia nella testa. L’Ambrì si app...
02.10.2025
Sport

Assenze record a Lugano: corretti i dati, ma il problema resta

LUGANO - Nel rapporto di sostenibilità della Città di Lugano era comparso un numero choc: 16,2 giorni di assenza per malattia nel 2023. Un errore, hanno ...
30.09.2025
Ticino

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto