Opinioni, 07 ottobre 2019

La sovranità della Svizzera non è negoziabile

La Svizzera è uno Stato sovrano, autonomo, nel cuore dell’Europa ma fuori dall’Unione europea. Ha oltre 900 anni di storia indipendente, da confederazione di stati – cantoni - riuniti sotto una stessa bandiera ma allo stesso tempo fieri della propria autonomia. Nessuno dei Paesi europei può vantare un passato e un presente così solido, granitico, nel difendere la propria identità. Non c’è discussione: il popolo svizzero nel dicembre del 1992 disse no all’adesione allo Spazio economico europeo, anticamera dell’Ue, aprendo le finestre agli accordi bilaterali, ma sbarrando le porte all’espansionismo di Bruxelles. Unione europea che però da allora mal sopporta questo “buco nero” che è la fiera Svizzera all’interno dei suoi confini politici ed economici, dunque non perde occasione per tentare di “fagocitarla”. Come? Offrendo accordi, patti e qualche volta imponendo diktat.

Come quello dell’Accordo quadro istituzionale messo recentemente in consultazione. Nel testo, frutto di mesi di trattative tra Berna e Bruxelles, vi sono alcuni elementi inaccettabili come un allentamento delle misure a tutela del nostro mercato del lavoro e della tutela dei salari, per non parlare delle agevolazioni ai cittadini comunitari per accedere alle prestazioni sociali nel nostro Paese e all'ottenimento del passaporto svizzero. Ed è qui che il “Manneken Pis”, il bambino simbolo
di Bruxelles, la fa fuori dal vasino. Meno tutela del mercato del lavoro e dei salari? Ma se i frontalieri hanno stabilmente superato quota 60 mila in Ticino, innescando un dumping salariale che non solo penalizza le nostre famiglie, costrette all’assistenza, ma che emargina anche i nostri giovani dal mercato del lavoro? Prestazioni sociali allargate ai cittadini Ue? E con quali fondi verranno coperte? Con i soldi che gli svizzeri hanno già versato in questi 40 anni e che non bastano a coprire le nostre pensioni?

Non parliamo poi delle agevolazioni per ottenere il passaporto svizzero: ne vediamo già troppe di naturalizzazioni “border line”, al limite della decenza civica. Il Parlamento e la Commissione Ue sono cambiati e anche le nostre Camere federali presto saranno rinnovate. L’opzione degli accordi bilaterali, che seguendo le indicazioni del popolo svizzero hanno retto l’urto di un’adesione all’Ue camuffata, nonostante qualche inciampo è l’unica percorsa e percorribile. Aggiornabile, per quanto riguarda ad esempio il mercato digitale, migliorabile implementando ulteriori misure di accompagnamento o correttivi (ma non agevolazioni unilaterali a prestazioni sociali), ma nessuna sirena europea può ammaliare la Svizzera. La cui sovranità non è negoziabile, né ora ne mai.  

Alessandro Mazzoleni

Candidato per il Consiglio nazionale

Lista 8 Numero 7

Guarda anche 

Due partite, 6 punti e gli USA che si avvicinano: che bella Svizzera

BASILEA – Due partite, 6 punti, 7 gol fatti, 0 subiti. Insomma, la campagna di qualificazione al prossimo Mondiale per la Svizzera è iniziata nel migliore de...
09.09.2025
Sport

Asserviti oltre le previsioni: la Svizzera verso la sottomissione energetica e politica

TRATTATO - La cosiddetta partitocrazia approva a occhi chiusi il trattato di sottomissione alla fallita UE, senza neppure leggere le 1’800 pagine del documento. ...
13.09.2025
Svizzera

Norman Gobbi “lancia” la festa cantonale di lotta svizzera a Biasca

TRADIZIONI - Rientrato da Mollis, dove si è tenuta la Festa federale di lotta svizzera, Norman Gobbi racconta l’atmosfera: «Non solo sport, ma un gr...
12.09.2025
Ticino

Finalmente bella e convincente: la Svizzera vede la luce verso il Mondiale

BASILEA – Poteva rappresentare la classica trappola, nella quale la Nazionale spesso è inciampata negli ultimi anni. Poteva rappresentare il classico tranell...
07.09.2025
Sport

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto