Svizzera, 20 ottobre 2019
Riceve una multa (salata) per aver buttato la posta in un cestino pubblico
Una multa di 330 franchi per aver gettato la posta ricevuta, ossia qualche busta e dei giornali, in un cestino sul marciapiede davanti a casa. È la contravvenzione singolare che ha ricevuto Sebastien (nome di fantasia) un quarantenne di Chexbres, comune del canton Vaud. Nello specifico, gli viene contestato di aver "smaltito incorrettamente materiale riciclabile".
Se il diretto interessato ammette di aver buttato ogni tanto qualche busta o giornale nel cestino del marciapiede, non condivide la sanzione e il fatto che non avesse ricevuto nemmeno un avvertimento. "A volte butto un giornale gratuito o una busta dopo averla aperta - racconta Sebastien a "20 minutes" – sopra c'è scritto il mio indirizzo per cui sono riusciti a rintracciarmi. Dopo aver chiesto chiarimenti, scopre che è un impiegato del comune ad averlo segnalato. Ma non capisce perchè abbia ricevuto tale sanzione senza preavviso e senza essere stato ascoltato, quando pensava di agire in buona fede. Per questo motivo si opporrà alla decisione del suo comune.
Il comune, da parte sua, difende il suo operato. Secondo
il municipale di Chexbres Jean-Francois Chevalley i dipendenti del comune sono stati istruiti a segnalare i casi di inosservanza del regolamento sui rifiuti. "Le multe vengono decise in base alle circostanze", afferma. Se il cittadino è colto nell'atto, l'impiegato gli fa gentilmente capire che questo non è l'atteggiamento giusto da tenere."
"Perché la separazione e la gestione dei rifiuti nel settore privato sono severamente regolate nella maggior parte dei cantoni. È vietato gettare oggetti riciclabili nel sacco della spazzatura tassato a casa, ovvero carta, alluminio, PET, vetro, rifiuti vegetali. Alcune autorità applicano queste disposizioni per analogia ai cestini di metallo in strada", spiega il municipale di Lutry, comune poco lontano, Kilian Duggan.
Per quanto riguarda Sébastien, sostiene che non ci sono contenitori per la carta vicino a casa sua, a differenza della maggior parte degli edifici in affitto nelle città di medie e grandi dimensioni. Non gli resta quindi che contare sulla comprensione delle autorità comunali.