Svizzera, 30 ottobre 2025

Zurigo conferma che non accoglierà feriti da Gaza, “azione simbolica e di scarso impatto”

Il governo cantonale di Zurigo ha deciso di non partecipare al programma pianificato dalla Confederazione per accogliere bambini feriti e i loro accompagnatori nella Striscia di Gaza. Adduce come motivazione motivi di sicurezza e oneri finanziari.

Mercoledì, in un comunicato stampa, il governo di Zurigo ha dichiarato che accogliere bambini feriti e i loro accompagnatori provenienti dalla Striscia di Gaza sarebbe un'azione "simbolica e arbitraria, di scarso impatto".

Secondo le autorità zurighesi, sussistono anche "significativi problemi di sicurezza" per quanto riguarda gli accompagnatori dei bambini feriti. Non si può escludere un possibile collegamento tra alcuni individui e organizzazioni vietate dalla legge federale, in particolare Hamas e organizzazioni correlate.

Il governo zurighese ha affermato che i controlli di sicurezza sulle persone provenienti da zone di guerra presenterebbero inevitabilmente lacune e che la decisione di accoglierle comporterebbe "rischi incalcolabili".

Il governo cantonale ha aggiunto che i costi delle cure mediche sarebbero a carico dell'Ospedale pediatrico universitario di Zurigo (Kispi) e, in ultima analisi, dei contribuenti zurighesi. L'assistenza medica e psicologica dei bambini feriti richiederebbe quindi notevoli risorse in termini di tempo e personale.



Inoltre, gli accompagnatori hanno ricevuto asilo umanitario a tempo indeterminato, garantendo loro fin dall'inizio un accesso illimitato ai servizi sanitari e sociali, con il conseguente diritto al ricongiungimento familiare. "Il governo cantonale ritiene ingiustificato trasferire questa responsabilità finanziaria a coloro che pagano i premi dell'assicurazione sanitaria e le tasse", prosegue la dichiarazione.

Il governo cantonale non ha resistito a criticare l'iniziativa della Confederazione: "Il governo cantonale ritiene che i fondi stanziati dalla Confederazione potrebbero essere utilizzati per aiutare un numero significativamente maggiore di persone sul campo".

Finora, diversi cantoni si sono rifiutati di accogliere bambini gravemente feriti provenienti dalla Striscia di Gaza. Tra questi, Argovia, Berna, Turgovia, Zugo, Glarona, Soletta, Uri e Svitto.

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