Ticino, 22 novembre 2019
Lugano Airport, Borradori: "Mai arrendersi al disfattismo o alla caccia al colpevole"
Il sindaco di Lugano Marco Borradori torna sul tema aeroporto alla vigilia del dibattito in Consiglio comunale sulla ricapitalizzazione della LASA, società di cui è presidente. “La città non può permettersi di perdere un’infrastruttura che esiste da 81 anni e che, se chiusa, sparirebbe per sempre, portandosi con sé una settantina di preziosi posti di lavoro, difficilmente ricollocabili – ribadisce in un’intervista al Corriere del Ticino -. Oggi la chiusura può sembrare l’ipotesi più semplice, ma se pensiamo a domani, quando avremo il nuovo polo turistico e congressuale, ci rendiamo conto di quanto l’assenza di un aeroporto regionale renderebbe monchi altri importanti investimenti”.
Lugano, aggiunge, “ha costruito e difeso con i denti l’aeroporto. Adesso sembra che una parte della politica cittadina voglia da un lato dimostrare di sostenere ancora lo scalo, ma al tempo stesso faccia di tutto per annacquare tale sostegno con dubbi e condizioni francamente inaccettabili (…). Alla fine ci confronteremo sul referendum e deciderà il popolo. I “sì, però” non serviranno a niente. Dovremo essere uniti e convincenti per il “sì””.
Borradori è convinto che si possa “costruire un futuro diverso, collaborando con piccole compagnie svizzere che possano noleggiarci gli aerei e mettere a disposizione l’equipaggio

per ricominciare con almeno il volo di linea su Ginevra”. Perché la cosiddetta aviazione generale, pur essendo importante, non darà mai, da sola, la vitalità della quale ha bisogno un aeroporto. E ripristinare il volo su Ginevra servirebbe anche a dare il via a uno sviluppo virtuoso e positivo.
“Non bisogna mai arrendersi al disfattismo o alla caccia al colpevole. I cittadini si aspettano che non pensiamo agli errori del passato ma a come costruire il futuro”, dice il sindaco di Lugano. Eppure, aggiunge, sembra quasi che responsabili della situazione siano solo gli attuali membri di LASA, in carica da poco tempo: “Non abbiamo la pretesa di essere perfetti, abbiamo fatto degli errori, ma al contempo abbiamo gestito con molto impegno, tanta tenacia e parecchio coraggio una situazione difficile”.
E sui privati interessati alla gestione dell’aeroporto dice: “Sono persone che hanno a cuore il nostro aeroporto e l’aviazione generale e vorrebbero potenziarla perché a Malpensa e Linate lo spazio è limitato”, ma “non intendono accollarsi debiti o impegni precedenti, anche quelli che toccano il personale. Come ente pubblico abbiamo la priorità di difendere i posti di lavoro, che sono occupati nella quasi totalità da residenti. Il discorso con i privati riprenderà al momento in cui la politica avrà deciso”.
