È cominciato oggi a Parigi il processo nei confronti di Gilbert Chikli e sei suoi complici, presunti autori una serie di raggiri cominciati cinque anni fa. La banda con a capo Chikli è riuscita a intascarsi decine di milioni di euro spacciandosi per il ministro degli Affari Esteri francese Jean-Yves Le Drian. Il gruppo di malviventi è riuscito a ingannare parecchie personalità di un certo calibro.
Nel 2016 il capo dei mussulmani ismaeliti Karim Aga Khan IV, convinto dal falso Le Drian, è caduto nella truffa e ha versato 20 milioni di euro su dei conti in Polonia e Cina sicuro di finanziare una missione segreta. Nel raggiro è caduta anche la proprietaria della società Chateau Margaux Corinne Mentzelopoulos. A lei, Chikli ha chiesto la bellezza di 40 milioni di euro per liberare due giornalisti francesi tenuti in ostaggio in Siria spiegando di dover trovare fondi occulti in quanto la politica ufficiale della Francia non prevede di pagare riscatti.
Il sedicente ministro assicura la donna che la cifra sarà rimborsata su un conto in Svizzera. In buona fede, la Mentzelopoulos