*Dal Mattino della Domenica. Di Lorenzo Quadri
Se qualcuno già immaginava di mettere le mani nelle tasche dei cittadini, farà bene a levarselo dalla testa. L’ente pubblico dovrà cominciare a chiudere uffici inutili ed a ridurre l’organico!
Come ben sappiamo assieme all’emergenza sanitaria lo stramaledetto virus ci porta la crisi economica causa lockdown. Un lockdown che si sarebbe potuto evitare se i camerieri dell’UE in Consiglio federale avessero CHIUSO LE FRONTIERE con il Belpaese per tempo. Altro che blaterare che il “virus non si ferma ai confini”, vero kompagno Berset? Altro che bullarsi di aver chiesto a Giggino Di Maio di lasciar passare i frontalieri in Ticino, vero ministro doppiopassaporto KrankenCassis?
Quanti abusi?
Adesso anche a Berna, ma tu guarda i casi della vita, i grandi statisti si chiedono se i famosi crediti a tasso zero e con garanzia della Confederella, ovvero con garanzia del solito sfigato contribuente, non vengano distribuiti in modo eccessivamente generoso e senza i necessari controlli, trattandosi di soldi pubblici. Giusto aiutare tempestivamente e senza troppa burocrazia; assai meno giusto gestire i soldi di tutti come se fossero soldi di nessuno.
Poco ma sicuro che, tra tante piccole imprese ed artigiani in difficoltà, ci sono anche furbetti del quartierino che ne approfittano per farsi gli zebedei di platino con gli aiuti pubblici. Magari furbetti dell’italico quartierino, dato che in Ticino, grazie alla devastante libera circolazione delle persone voluta dalla partitocrazia, si sono insediate frotte di società-foffa in arrivo dal Belpaese. Adesso a Berna il buon Ueli Maurer ha annunciato sanzioni più incisive contro gli abusi nei crediti con garanzia federale. Ma intanto i buoi sono già fuori dalla stalla!
Per questo, ogni settimana va allestito e pubblicato un report sull’andamento delle richieste di crediti garantiti dal contribuente e sugli abusi scoperti in quest’ambito. Comprensivo, ovviamente, della nazionalità degli approfittatori. Se gli abusi diventano troppi, non ci sarà altra scelta che chiudere i rubinetti.
Maggiore cautela
Come già detto più volte: se la garanzia della Confederella coprisse l’85% del credito non solo per i prestiti sopra il mezzo milione, ma per tutti, le banche sarebbero senz’altro un po’ più caute nell’elargizione, dovendo assumersi una parte di rischio. C’è poi da sperare che a nessuno venga in mente di procedere ad una trasformazione in massa dei prestiti in contributi a fondo perso: sarebbe discriminatorio nei confronti di quelle aziende che, per non sovraindebitarsi, non hanno chiesto nulla, ma sono andate avanti lo stesso tirando la cinghia.
Gli indipendenti
Rimane poi il tema degli indipendenti, ed in particolare di quelli che non hanno ricevuto dal