La Cina ha messo in moto la propria macchina diplomatica per liberarsi dalle responsabilità del coronavirus. Lo sostiene il New York Times che in un articolo pubblicato il 24 aprile accusa Pechino di aver fatto pressione sulla Commissione europea per alleggerire le responsabilità della Cina, annacquando un rapporto sulla disinformazione legata al Covid-19 e alleggerendo di conseguenza le accuse contro la propaganda cinese.
La polemica è legata alla bozza del secondo rapporto sulla disinformazione firmato da EuVsDisinfo, l'unità della Commissione europea che dal 2015 setaccia la Rete a caccia di fake news. "La Cina - si leggeva - continua a condurre una campagna di disinformazione globale per sviare le accuse legate allo scoppio della pandemia e migliorare la sua immagine internazionale". Un testo provvisorio che però non ha visto il via libera dei governi europei, perlomeno stando al foglio americano
Quest'ultimo porta come evidenza una email interna scritta dallo stesso capo dell'unità contro la disinformazione, il tedesco Lutz Gullner: "I cinesi stanno già minacciando reazioni".Quindi afferma che Esther Osorio, consigliere dell'Alto rappresentante Josep Borrell, avrebbe chiesto di rendere meno pesanti le accuse mosse nei confronti della Cina.
Rispetto alla prima versione alcuni passaggi