Sport, 13 agosto 2020

“Il campionato potrebbe iniziare a ottobre. Ambrì, una Valascia da meno di 4'000 posti”

Con la decisione presa ieri dal Consiglio federale di abolire il limite dei 1'000 spettatori per le grandi manifestazioni, anche in casa biancoblù del CEO Nicola Mona si guarda al futuro: “No alla disparità tra Cantoni”

AMBRÌ – C’è voglia di hockey, c’è voglia di ripartire, c’è voglia di tornare ad assaporare quelle emozioni che il COVID-19 ci ha tolto proprio sul più bello, ovvero quando stava per prendere il via la post season del campionato 2019/20. Il terribile virus ha costretto tutti a casa, ha costretto alle società di chiudere le porte delle piste, ha costretto tutti noi a isolarci, ma nel contempo ci ha resi più vicini. Ora, con l’estate in pieno svolgimento, si inizia ad assaporare quell’aria – benché calda, caldissima e afosa – che di solito ci porta al primo ingaggio del campionato di LNA.

E la decisione presa dal Consiglio federale ieri, ovvero di abrogare il limite dei 1'000 spettatori per le grandi manifestazioni a partire dall’1° ottobre, non può che far sorridere anche i club del nostro Cantone. “È sicuramente una decisione favorevole, che vediamo di buon occhio: ci sentiamo sollevati – ha spiegato Nicola Mona, CEO dell’HCAP – Sapevamo che poteva esserci la possibilità di un rinvio della restrizione fino a fine settembre, ma da ottobre potremo ripartire”.

C’è soddisfazione, ma…
Ma ora si aprono altri scenari. Il Consiglio federale ha comunque rimesso la decisione in mano ai vari Cantoni: saranno loro a dare il via libera all’apertura delle piste/stadi a più di 1'000 persone in base alla crescita o meno della curva epidemiologica e al tracciamento dei contatti. Significa che saranno i vari Cantoni a decidere se questo sia possibile o meno, ma questo potrebbe essere un problema nel caso ci fosse della disparità. Questo non può e non deve avvenire.

Anche perché ogni Cantone ha la sua peculiarità…
Non solo per quanto riguarda il virus, la sua presenza e la sua espansione, ma anche per quanto concerne il numero di squadre che lo rappresentano. Alcuni Cantoni hanno 2 o 3 squadre, altri 1 sola, altri nessuna. Il concetto di evitare qualsiasi tipo di disparità è importante, va approvato ma sicuramente non sarà semplice.

Certo che se il Canton Berna, ad esempio dà l’ok per la PostFinance Arena, mentre il nostro non apre le porte della Valascia (o della
Corner Arena) non potremo parlare di parità anche dal punto di vista economico…
Esattamente.

In ogni caso: il campionato dovrebbe ripartire il 18 settembre. Le nuove regole entreranno in vigore da ottobre… cosa dobbiamo aspettarci?
Venerdì c’è una riunione della Lega e il vero punto della discussione sarà questo: c’è uno scenario, la possibilità che tutta la stagione scali di un paio di settimane. Ci sono tanti fattori da tenere da conto, non solo economici, anche organizzativi: partire con 1'000 persone e poi cambiare comporta degli sforzi davvero importanti per i club, così come spostare tutto di 15 giorni. Può sembrare poco ma non è così.

Vi aspettate una pista piena a partire dall’1° ottobre?
Non possiamo negarlo: qualcosa è cambiato in ognuno di noi. C’è chi ha un po’ più paura, chi meno e sono scelte personali che nessuno può e deve giudicare, ma si vede che c’è voglia di tornare a stare assieme, di rivivere quelle emozioni che tanto ci fanno bene e condividerle. C’è anche da considerare il fatto che non avremo più una Valascia da 6'500 persone. La Lega è stata chiara: solo posti seduti, mascherina obbligatoria e flussi separati per entrate e uscite.

Stiamo parlando di una pista per 4'000 spettatori al massimo?
Anche meno. Quindi la nostra priorità, come è giusto che sia, va agli abbonati che hanno pagato e vogliamo fare di tutto per permetter loro di assistere a tutta la stagione (ecco che torna l’idea di far partire in ritardo la regular season): se dovessimo raggiungere quota 3600-3700 abbonati potremmo anche giocare a porte chiuse tutto l’anno.

Negli scorsi mesi si è parlato spesso che nel caso fosse stato confermato il limite di 1'000 spettatori il banco dell’hockey svizzero rischiava di saltare: era esattamente così?
I numeri erano tragici, inutile negarlo. Sono tanti i fattori: gli spettatori portano introiti gastronomici, al marketing, i tifosi parlano della partita il giorno dopo al bar e magari acquistano una sciarpa online… Non giriamoci intorno: il rischio sarebbe stato enorme!

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