Sport, 21 agosto 2020

A 80 anni fa segnare il record del mondo in bici: squalificata per doping!

L’americana Barbara Gicquel ha stabilito il record del mondo nei 500m, ma durante i test antidoping viene trovata positiva agli steroidi: cancellati i suoi successi

A 57 anni ha deciso di saltare in sella alla bici più che altro per tenersi in forma, ma poco dopo si è prefissata degli obiettivi ambizioni. Il 29 agosto 2019, l’americana Barbara Gicquel, alla tenera età di 80 anni, ha firmato il nuovo record del mondo a cronometro sui 500m, ovviamente nella fascia compresa tra i 75 e i 79 anni. Stando alle regole del ciclismo degli USA, però, l’arzilla vecchietta doveva superare un test antidoping per certificare i record nazionali e internazioni.

I controlli dell’USADA, incredibilmente, hanno però dato esito positivo: la ciclista avrebbe assunto del metiltestosterone. Una sostante non specificata come anabolizzante. In ogni caso, per il suo abuso, gli sono stati ritirati sia il record del mondo che i titoli nazionali vinti, oltre a essere squalificata per un anno dalle competizioni.
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La signora Gicquel ha negato ogni accusa, spiegando che da 15 anni assume un farmaco per una malattia polmonare: sarebbe stato quello a creare la positività. Ma la stessa 80enne sapeva bene che il farmaco conteneva una sostanza proibita, tanto da avere una prescrizione medica, ma sperava che il suo test non sarebbe stato giudicato in maniera così rigorosa vista la sua età.

Per questo chiede un’esenzione terapeutica retroattiva, ma in ogni caso l’USADA non ha voluto sentire ragioni: i documenti da lei presentati non sottolineano una condizione medica tale da richiedere urgentemente l’assunzione del farmaco.

“Ho infranto una regola assumendo una sostanza proibita, ma non mi sono dopata”, ha spiegato l’80enne al “Washington Post”, dopo aver accettato la sentenza di squalifica.

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